Il leader di Confindustria

La retromarcia di Giorgio Squinzi:"Monti? L'ho sempre apprezzato"

Andrea Tempestini

Giorgio Squinzi, il neopresidente di Confindustria dalla bordata facile, dopo la valangata di critiche per l'attacco a Monti e l'occhiolino strizzato alla Camusso, si è difeso e si è prodigato in una spettacolosa retromarcia retromarcia. Dopo aver premesso che "non sono le mie dichiarazioni che fanno scendere o salire lo spread" (di questo il premier Monti lo aveva accusato), ha aggiunto: "Non mi aspettavo le polemiche nate dalle mie parole, che sono state decontestualizzate dal discorso generale. Mi spiace - ha aggiunto a margine dell'assemblea annuale degli industriali di Lucca - perché siamo stati i primi a sostenere di fare la spending review, perché quanto proposto dal Governo va nella direzione giusta". E ancora: "Noi apprezziamo sicuramente quello che questo governo sta facendo, anche se c'è ancora tanto da fare. Peraltro ho sempre apprezzato, non ho mai detto il contrario, il professore Mario Monti e il suo governo: ci ha ridato credibilità internazionale, che non avevamo negli ultimi tempi". La piroetta continua: "Partendo anche da una dichiarazione di oggi del ministro Fornero - ha proseguito Squinzi - noi siamo pronti a collaborare con il governo per introdurre correttivi di miglioramento. Se ciò avviene noi siamo più felici". Parole mitigate, misurate. E insomma Squinzi spiega di aver sempre sostenuto il governo Monti e di averlo apprezzatto. Peccato che soltanto una manciata di ore prima avesse dato 5/6 come voto all'operato dell'esecutivo e avesse accusato Monti di fare "macelleria sociale" (mentre un mese fa definì una "boiata" la riforma del lavoro..."