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Lo schiaffo di Grillo a Di Pietro:"Con te e Vendola non mi alleo"

Il leader del Movimento 5 Stelle

Andrea Tempestini
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In crisi di consensi e alle prese con un partito a rischio implosione, il pasdaran Antonio Di Pietro si è avvolto nella bandiera dell'antipolitica militante. L'ex pm ha mutuato il gergo tanto caro al campione dell'italica demagogia, il comico a 5 stelle, quel Beppe Grillo che raccoglie consensi e fa tremare i partiti. "Zombie, tutti zombie, morti viventi": così Tonino sulla maggioranza che sostiene Monti (ossia sull'ormai ex alleato Bersani, Alfano e Casini). Frasi che non piacciono ai colonnelli valoristi, che vorrebbero tenersi stretta l'alleanza coi democratici. Ma Di Pietro è di tutt'altro avviso: lui vuole riunire quelli che chiama i "non allineati", in una sorta di Cnl post-moderno tutto da ridere. Chi sono i tre moschettieri? Lui (Tonino), Vendola e proprio Beppe Grillo.  Un'alleanza strana - Il dado è tratto. L'invito è arrivato al destinatario, il leader del Movimento 5 Stelle. Che però ha chiuso la porta. O meglio, ha tirato un  pugno in faccia a Di Pietro: "Il MoVimento 5 Stelle non si alleerà con nessun partito per le prossime elezioni e non ha ricevuto proposte da parte di alcuno". Peccato, però, che la proposta l'abbia ricevuta eccome. La replica di Grillo, insomma, lascia in qualche modo aperto uno spiraglio. Anche perché in quelle poche parole, relegate in due righe su Twitter e in due righe di un post scriptum, non s'intravede la consueta veemenza del comico. 

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