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Ventitré motivi per tifare ancora Italia

Abbiamo ancora in gara molti atleti da medaglia: dal pugilato ai tuffi, dal tennis al beachvolley

Nicoletta Orlandi Posti
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di Tommaso Lorenzini Gli addetti e gli esperti che escono fuori ogni quattro anni con t-shirt e medaglia coi cinque cerchi al collo ci hanno avvisato per tempo: l'Italia a Londra sparerà le cartucce buone all'inizio, poi per le medaglie sarà quasi tregua olimpica. Smarrita la Pellegrini e affondata la velocità del nuoto, perduti per strada gli ori di Cainero e Quintavalle, cosa ci resta da tifare? Telecomando e mosaico interattivo ci servono ancora? Esistono ancora le chance di portare a casa qualche medaglia? Certo, a partire proprio dalla piscina, dove il 17enne Gregorio Paltrinieri si presenta nei 1500 come campione europeo, per volare in acque aperte, dove Valerio Cleri nella maratona 10 km è un pescecane. Sempre in acqua, su le mani per l'eterna “surfista” Alessandra Sensini, 39 anni, alla caccia della quarta medaglia olimpica.  Si sono qualificati per la finale di canottaggio, categoria due senza, Mornati e Carboncini, mentre domani alle 9.50 nel doppio uomini occhio al possibile exploit in finale di Battisti-Sartori. Mentre il 7 agosto è il giorno di Josefa Idem, all'ottava Olimpiade. Vuole la sesta medaglia, Sefi, che a 47 anni ha dichiarato di sentirsi meglio di quattro anni fa, quando a Pechino fu argento per 4 millesimi. Profumo di medaglie pure dal ring, con il poker di mani pesanti Cammarelle, Valentino, Russo e Picardi. C'è grande attesa nel Pentathlon, dove Riccardo De Luca può essere una delle possibili rivelazioni. Fabrizio Donato, fresco campione europeo nel triplo, è una carta pesant, bene potrebbe fare anche Elisa Rigaudo nella 20km di marcia: punta a bissare il bronzo di Pechino.  Medaglia quasi richiesta dal beach volley femminile, dove la coppia Cicolari-Menegatti oltre che spaventosamente sexy è fra le più accreditate. Se fra le quattro nazionali di pallanuoto e pallavolo è difficile sbilanciarsi (ma il Settebello parte da campione del mondo), nel taekwondo Mauro Sarmiento vuole migliorare l'argento di Pechino. Il tennis azzurro è rosa: i nostri doppi Pennetta-Schiavone ed Errani-Vinci possono arrivare lontano, anche perché il torneo è corto e composto da sedici coppie. Discorso più complesso nella ginnastica, dove la concorrenza è spietata e i giudici hanno un peso particolare; dopo lo storico settimo posto a squadre nell'artistica, Vanessa Ferrari cerca la consacrazione e il riscatto nel corpo libero, ma anche le maggiori possibilità di medaglia sono per la gara a squadre della ritmica. Domenica prossima tutti di nuovo in vasca, a tifare Tania Cagnotto dal trampolino (quinta a Pechino), ancora inferocita per il flop nel sincro.  Ultimo, ma solo perché in strada nella giornata conclusiva del 12 agosto, il campione olimpico in carica Alex Schwazer: la sua condizione è un'incognita, ha saltato i 20 km per preparare al meglio la 50km di marcia.  Secondo la previsione del magazine Sports Illustrated, l'Italia conquisterà nel complesso 31 medaglie. Per adesso ne abbiamo al collo 9: saranno stati ottimisti?.

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