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La Garzantina del vino

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Così diventa prodotto di culto

Albina Perri
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Haattraversato millenni rimanendo nella sua essenza identico. Per quanti cambiamentipossa aver subìto, il vino resta sempre una bevanda ottenuta dallafermentazione dell'uva. Nella seconda metà del Novecento da semplice alimentodella tradizione agricola, è diventato un prodotto di culto e da qualchedecennio un'autentica moda: non c'è salotto, giornale, rubrica radiofonica otelevisiva che non gli dedichi attenzione. Esce così, a cura di Paolo DellaRosa, la Garzantinadel Vino che sarà presentata domani a Milano: 2.300 lemmi, 4 appendici e 630illustrazioni saranno strumenti utili per i cultori del vino. Tral'altro se una volta era convinzione diffusa che il vino del contadino fosse ilmigliore, ora anche il pubblico meno attento ha imparato ad apprezzare laqualità del vino e infatti nei supermercati è possibile acquistare bottigliepregiate, testimonianza diretta del cambiamento del gusto degli italiani. La Garzantina si proponedi fornire al vasto pubblico di estimatori e agli operatori del settore unsupporto conoscitivo a 360 gradi sul mondo del vino, trattato da ogni possibileprospettiva: principali varietà coltivate (i vitigni), ma anche aspettifisiologici del ciclo vitale e del ciclo annuale della pianta, le malattie e lepratiche di innesto, incrocio, selezione clonale e naturalmente le fasi della viticoltura. Sono moltianche i lemmi dedicati ai requisiti che deve avere la cantina, quelli perspiegare le macchine per la vinificazioni, le spiegazioni sui metodi e suiprocedimenti chimici della fermentazione fino al prodotto finale. L'opera siconclude con un'appendice sulla storia del vino e due indici geografici deivini e dei produttori.

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