Cerca
Cerca
+

La birra è la regina della tavola

Esplora:
default_image

Piace a 6 italiani su 10, che al ristorante ormai la preferiscono al vino, servita con la schiuma e nel classico bicchiere

Eleonora Crisafulli
  • a
  • a
  • a

Gli italiani vanno pazzi per la birra. Come aperitivo, dopocena, a tavola o al ristorante, la birra è ormai amata da tutti per le sue bollicine e il suo gusto inconfondibile, servita con la schiuma e nel suo caratteristico bicchiere o, al di là di bon ton e galateo, direttamente dalla bottiglia. Lo rivela la ricerca Gli italiani e la birra 2010, commissionata a Makno da AssoBirra, l'associazione dei produttori italiani di birra e malto, realizzata su un campione di 1500 persone maggiorenni rappresentativo della popolazione, da 14 anni osservatorio di tutte le tendenze sulla birra nel nostro Paese. A parlare sono i numeri: il 58,5% degli italiani beve birra e il 7,6% la consuma tutti i giorni. Mentre rimane sostanzialmente invariato rispetto al 2009 il numero di consumatori “abituali” e “sporadici”, rispettivamente il 24,6% e il 26,3% del campione. In pratica, oggi bevono birra circa 30 milioni di italiani, la metà dei quali (oltre 16 milioni di persone) una o più volte a settimana. A tavola e al ristorante - Andando a esaminare le varie occasioni di consumo, aumentano in maniera rilevante i consumatori di birra nei pasti fuori casa, che in un anno segnano un +148%. Se appena 7 anni fa il vino dominava con il 38,4% dei consensi (la birra era al 22,7%) oggi la situazione si è capovolta con la birra al 20,6% e il vino al 18%. In testa ovviamente resta l'acqua minerale naturale (56,7%). La bevanda al malto conquista anche le tavole domestiche, passando dal 3% a 7,6%, viene servita una volta su tre nelle cene “speciali” (30,4%), insidiando il vino bianco (38,8%). Resta invece irraggiungibile il vino rosso, vero must delle serate in cui si invitano amici e parenti (76%). Resta invece moderata la crescita del consumo di birra fuori pasto (da 8,7% nel 2009 a 11,3% nel 2010), strettamente correlata alle occasioni “sociali”, allo stare con gli amici. Chiara, lager e pils - La più amata dagli italiani resta la classica e versatile chiara: lager e pils, seguite dalle specialità di frumento, weizen e blanche. A seguire, le ale, le birre d'abbazia e le analcoliche, che da qualche anno permettono di gustare una birra anche a chi non può – o non vuole – bere alcol. Motivazioni al consumo - Il 62% dei consumatori apprezza il suo sapore inconfondibile, il 14,5% il suo essere “dissetante”. Ma si segnala un incremento importante (5-6%) di quanti dichiarano di berla perché “si adatta a tutti i piatti” e “per abitudine”, entrambi indicatori oggi al 10,3% . Mentre crolla il freno a non bere birra legato al concetto di essere una bevanda “alcolica”: oggi pesa 2,5%, nel 2009 era al 12,5%. Per tutti, l'immagine della birra rimanda a una bevanda “naturale, prodotta con ingredienti naturali” (con un punteggio di 7 punti in una scala di valutazione da 1 a 10), “adatta anche ad un pubblico femminile” (6,6) e “simpatica e allegra” (6,7). 7 punti, anche per l'idea che la birra “gonfi o faccia ingrassare”, pregiudizio che ancora oggi costituisce una delle più importanti barriere al suo consumo (v. comunicato stampa “E sai cosa bevi”). I foodies - La birra spopola soprattutto tra i foodies, ovvero i 6,2 milioni di italiani che condividono una particolare passione per il gusto di mangiare e bere bene, vanno più spesso al ristorante nei fine settimana e organizzano con una frequenza superiore rispetto allo standard nazionale cene e pranzi “speciali”. Tanto che tra loro i consumatori di birra salgono al 66,2% del campione (10% in più della media nazionale).

Dai blog