Cnel: "Buono livello performance nella sanità"
Roma, 18 lug. (Adnkronos/Labitalia) - Nella Pa, sul fronte della sanità le performance continuano ad essere valutate, in tutte le analisi nazionali e internazionali, in una posizione di buon livello sia rispetto agli standard europei e degli altri paesi avanzati, che rispetto alla situazione epidemiologica del paese. Emerge dalla 'Relazione annuale sulla qualità dei servizi offerti dalle Pa centrali e locali a imprese e cittadini', relativa all'anno 2017 del Cnel. Il miglioramento dell'efficienza, che deve essere proseguito con maggiore energia, è tuttavia accompagnato da una tendenza alla riduzione della spesa pro capite e della erogazione di servizi. Una delle criticità maggiori riscontrate è la scarsa integrazione tra servizi sanitari e servizi sociali sul territorio nella sanità preventiva, curativa e riabilitativa. Tali criticità sono accentuate dalla responsabilità regionale in materia e per questo non si manifestano in modo uniforme, ma mostrano differenze anche molto accentuate tra diversi territori, con una preoccupante divaricazione in termini di universalità dei servizi. La spesa sanitaria pubblica pro capite (in media 1.838 euro) mostra un andamento temporale positivo a partire dal 2015, dopo la forte riduzione degli anni precedenti. Per il triennio 2017-2019 si prevede che si confermi un aumento anno della spesa sanitaria pubblica dell'1,3% (Def 2017). Anche se c'è stata e sembra essere confermata un'inversione di tendenza, emerge un calo del livello di qualità percepita in termini di umanizzazione ed empowerment dei pazienti e dei loro familiari. Esistono disuguaglianze territoriali e sociali nella qualità delle cure e le carenze in termini di equità sociale, soprattutto relativamente ai tempi e alle procedure di accesso ai servizi ed alla disponibilità dell'offerta sul territorio. In prospettiva futura, è fondamentale guardare alla sostenibilità sociale di una domanda di servizi caratterizzata da presenza crescente di anziani e disabili.