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EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA PERSONALE NELLE SCUOLE

PERCHÉ OGGIGIORNO É NECESSARIA

Andrea Bisaschi
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La scuola ha un'importanza assoluta nella crescita dell'individuo, seconda solo alla famiglia. Gli istituti scolastici non devono solamente informare ma soprattutto dovrebbero formare gli studenti. I docenti molto spesso sono costretti a rispettare programmi scolastici molto nutriti e di conseguenza viene a mancare quella formazione che se non viene data dalle famiglie risulta assente. I giovani di oggi, molto evoluti da un punto di vista digitale e virtuale, hanno perso però la capacità relazionale con i propri simili e la capacità di gestire situazioni conflittuali. Si sa ogni tipo di relazione, amicale, sentimentale, famigliare può portare a dei conflitti che piccoli o grandi che siano necessitano di essere gestiti e risolti.  Oggigiorno nelle nostre città i cortili, i campetti, gli oratori non sono più frequentati da bambini che giocano, stanno insieme, condividono esperienze e instaurano relazioni. I nostri giovani, vanno a scuola alla mattina, al pomeriggio vanno all'allenamento di calcio o a pallavolo, a lezione di chitarra o pianoforte, comunque sempre in luoghi circoscritti nei quali la presenza di allenatori sportivi o insegnanti musicali supervisiona l'apprendimento di abilità. Per questo nonostante siano molto più informati a livello nozionistico rispetto ai giovani delle generazioni precedenti, sono molto più impreparati a relazionarsi con i propri simili e di conseguenza anche a gestire in autonomia eventuali conflitti. Le lezioni di Educazione alla sicurezza personale hanno proprio la funzione di colmare questo vuoto che la società attuale ha creato. Durante queste ore l'educatore ha il compito di insegnare agli studenti tecniche di mediazione dei conflitti. Mancando un esperienza graduale di vita, molti giovani si trovano, nel delicato passaggio dalle scuole medie alle scuole superiori, spiazzati. Si trovano catapultati in un mondo che non conoscono con tutte le problematiche annesse e connesse.  Un tempo in quartiere, già da bambino ti trovavi a confrontarti con ragazzi più grandi e gradualmente elaboravi strategie di auto protezione. Arrivavi alle scuole superiori con un bagaglio di esperienze che ti permetteva di adattarti meglio a realtà più complesse. Parlando con adolescenti di quindici, sedici anni in alcune scuole di Parma è emerso che il 40% dei maschi, possiede un coltello per autodifesa. Reputo sia una cosa gravissima, perché al di là del fatto che portare un'arma bianca sia illegale, denota una mancanza completa di conoscenza del pericolo connesso al portarsi dietro un coltello. L'insicurezza diffusa in questi ragazzi, li porta a pensare di poter risolvere un eventuale aggressione mediante l'utilizzo di un'arma che per altro non sanno nemmeno usare. NIENTE DI PIÙ SBAGLIATO. Pensano di risolvere il problema con uno strumento senza sapere come e perché è nato il problema. Spesso non conoscono le dinamiche delle aggressioni e quindi non possono sapere quali strategie preventive mettere in atto per diminuire la probabilità che si verifichino. Mancano completamente di attenzione vigile, caratteristica fondamentale per riconoscere il prima possibile un potenziale rischio.  Le lezioni di Educazione alla sicurezza personale hanno come obiettivo primario quello di far prendere coscienza dei pericoli esistenti, di come prevenirli, riconoscerli e di come gestirli nel miglior modo possibile. Per poter gestire determinate situazioni è di fondamentale importanza sapere come reagire correttamente alla paura. Per questo è necessario lavorare molto sul riconoscimento delle sensazioni fisiche indotte dalla paura e sulle tecniche per poterla gestire a nostro vantaggio. E' necessario poi sapere come comportarsi a livello verbale e non verbale, cosa dire ma soprattutto come dirlo, con che tono e come il linguaggio del corpo deve supportare quello verbale per risultare credibili e convincenti. 

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