Cerca
Logo
Cerca
+

Vittorio Feltri e l'ospedale alla Fiera di Milano: "Segno che il Settentrione non ha bisogno di Roma"

Vittorio Feltri
  • a
  • a
  • a

La Lombardia e il Veneto hanno subito attacchi perché in parte hanno agito per conto proprio nella lotta contro il virus, riuscendo a contrastarlo in tempi ragionevoli. Per cui meriterebbero un encomio, invece il governo sembra indispettito dalla circostanza che Fontana e Zaia, pure non disponendo della autonomia reclamata, se la sono presa. A Milano in 14 giorni è stato realizzato in zona Fiera un ospedale con i fiocchi e già pronto per l' uso. Un miracolo compiuto da operai tutti del Nord che hanno sgobbato instancabilmente h 24 con grande perizia. La struttura è un modello di efficienza, molto più apprezzabile di quella approntata in Cina nel segno del pressappochismo benché sia stata esageratamente lodata. Consentitemi di affermare che i nostri lavoratori sono più attenti e bravi di quelli orientali. Merita un elogio l' intera giunta regionale, per quanto si sia dimenticata di invitare alla inaugurazione del nosocomio noi di Libero, e probabilmente i colleghi del Giornale, ignorando che il padiglione sia stato finanziato anche da una raccolta di denaro promossa con successo dai due menzionati quotidiani tra i lettori, i più generosi del mondo. I fatti rimangono mentre la malacreanza dei politici, essendo una specialità della categoria, si scorda in fretta per abitudine ad essa. Non importa, se la squadra di Fontana, composta da uomini e da donne, non si degna di ringraziare i nostri fedelissimi che hanno versato la bellezza di quasi 2 milioni e mezzo, lo facciamo noi commossi dal loro altruismo.

 


Quanto a Zaia, non finiremo mai di applaudirlo per la tempestività dei suoi interventi intelligenti e risolutivi. I controlli che ha disposto per prevenire il dilagare della infezione hanno avuto e avranno effetti positivi. Segno che il Settentrione non ha bisogno di Roma, anzi, senza le chiacchiere inconcludenti della capitale procede più speditamente e con risultati eccellenti. P.s.: da qualche tempo Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, che si diletta nel dare le pagelle ai cronisti, si è impancato a maestro di giornalismo, manifestando una presunzione impressionante. Lunedì ha ecceduto e ha bocciato un certo numero di direttori suoi concorrenti. Se l' è presa pure con me, tanto per cambiare, perché mesi orsono scrissi che l' Italia è ricca, infatti ha il risparmio più alto del mondo e l' 83 per cento dei cittadini è proprietario della casa in cui abita. Dati ufficiali. Ebbene, Marco non mi perdona un titolo recente: «Assalto ai supermercati». Cosa vera e giustificata dalla circostanza che molta gente, non lavorando più né in bianco né in nero, è rimasta senza quattrini necessari per sopravvivere. Per quanto il Paese sia ricco non solo ha un debito pubblico mostruoso, provocato da amministratori incapaci, ma conta anche un numero fisiologico di povericristi. Eppure Travaglio non se ne rende conto e spara cazzate al confronto delle quali quelle di Salvini sono pillole di saggezza. Proprio lui che ha venerato Grillo, Di Maio, Bonafede, Crimi e compagnia del fil de fer viene qui a impartire lezioncine da disturbato. Ma vai affanculo, per dirla alla grillina.

Dai blog