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Vittorio Feltri sul coronavirus: "Borrelli a casa, noi ne usciremo. Ecco quello di cui non abbiamo bisogno"

Vittorio Feltri
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Mi sembra che le istituzioni abbiano perso la sinderesi. Ieri, Angelo Borrelli, capo della Protezione civile, se ne è venuto fuori con una frase che ha tramortito gli italiani: scordatevi di uscire di casa nei prossimi giorni, la quarantena sarà una ottantena, nel senso che fino a maggio dovrete rimanere reclusi. Un altro mese agli arresti domiciliari. Ma chi è 'sto Borrelli per esprimere certe minacce? A che titolo impartisce codeste direttive perentorie ai cittadini di un Paese democratico (si fa per dire)? Neanche Orban ha osato tanto essendosi limitato a limare le unghie alla stampa, senza privare nessuno della libertà di circolare a piacimento. Noi qui gridiamo il nostro odio nei confronti dei dittatori, specialmente stranieri (che non ci possono torcere un capello), poi subiamo in silenzio le angherie di un tizio che fino a ieri ignoravamo persino esistesse, Borrelli. Il quale occupa un posto di vertice da qualche dì e già si comporta come un satrapo in grado di scandire la nostra vita secondo i suoi capricci villani. Costui è stato promosso a generale antivirus quando, in realtà, è soltanto un caporale al servizio di Giuseppe Conte, altro personaggetto ambizioso al punto da volerci imporre, oltre che se stesso, pure i propri scherani dotati di ogni potere, incluso quello di romperci le scatole.

L' auspicio è che sia Angelo ad andarsene a casa entro la fine di aprile, e ci stia per sempre, dato che non abbiamo bisogno di un autocrate, bensì di un uomo che non si approfitti del Corona per incoronarsi, ma si rimbocchi le maniche per organizzare metodi seri allo scopo di sconfiggere l' infezione. Un despota ce lo abbiamo già, Conte, il quale usa le televisioni - disponibili - per farsi bello e costruire le basi di un nuovo partito, quasi non bastassero quelli che abbiamo. Ordinare agli italiani di barricarsi tra le mura domestiche per un periodo assurdamente lungo significa sollecitarli alla rivolta. Signori tiranni di scarto, sappiate che i compatrioti sono stufi di voi nonché delle vostre imposizioni alle quali non obbediranno più. Vi manderanno all' inferno e, se non basterà, ricorreranno ai forconi per indurvi a sloggiare. Mancano le mascherine ma le forche abbondano. Segnalo infine che i tedeschi, gli svedesi e gli olandesi, per citare alcuni popoli, non sono stati ingabbiati quali canarini pur osservando alcune regole ovviamente restrittive. Per quale valido motivo ritenete di infliggere ai miei connazionali una pena riservata a chi ha commesso reati gravi? Non sono delinquenti tanto è vero che sopportano un esecutivo da operetta.

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