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Coronavirus, Paolo Becchi contro il governo: "Riaprono le discoteche ma non le scuole. Paese malato in modo irreversibile"

Paolo Becchi

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Tutto pronto per la Fase 3 delle discoteche. Da lunedì 15 giugno infatti le piste da ballo riapriranno con regole ugualmente ferree anti-coronavirus: si ballerà solo all’aperto e a due metri di distanza, mentre la selezione alla porta richiederà il termoscanner e il contapersone per non violare la capienza massima. Ma in tutto ciò le scuole? Bella domanda, perché per la riapertura degli istituti scolastici ancora non è dato sapersi pressochè nulla. Dopo le battaglie tra il "sì" e "no" al plexiglass, a denunciare quanto sta accadendo in Italia è Paolo Becchi.

 

 

"Un paese in cui riaprono le discoteche - cinguetta al vetriolo -, ma in cui restano chiuse le scuole e le università non è un paese normale. È un paese malato in modo irreversibile". Come dar torto all'editorialista di Libero. Fino ad ora quanto deciso dalla ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina è che le scuole prenderanno il via a settembre, ma il come è ancora un'incognita. Peggio di così.

 

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