
Coronavirus, Paolo Becchi contro il Corriere: "Si inventa i debolmente positivi per alimentare il panico"

È cosa nota, da settimane Paolo Becchi critica le cifre che ci vengono proposte da media, giornali e istituzioni sul coronavirus. Non che siano false, ma semplicemente sostiene - in estrema sintesi - che vengano "piegate" nel peggiore dei modi per fomentare una sorta di strategia del terrore. Ed è da inquadrare con questi presupposti un durissimo tweet del filosofo, il quale mette nel mirino Il Corriere della Sera. Si tratta di un articolo il cui titolo recita: "Lombardia, boom di pazienti 'debolmente positivi': ora sono il 50%". E Becchi, rilanciando il titolo, cinguetta: Pensavamo che si potesse essere positivi o negativi al virus. Ora che i positivi sono sempre meno il Corriere della sera per cercare in qualche modo di alimentare il panico si inventa i debolmente positivi. Per inciso, i debolmente positivi esistono, ma molteplici voci nella comunità scientifica sostengono che non siano infettivi, insomma che non costituiscono alcun pericolo per il diffondersi della pandemia.
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