Presagi

Open Arms, Vittorio Feltri: "Perché sbattendo Matteo Salvini in tribunale Renzi si suicida"

Matteo Renzi fa il salto della quaglia con straordinaria disinvoltura. Ha annunciato di voler votare contro Matteo Salvini affinché questi venga processato per sequestro di persone. I fatti sono noti. L'ex ministro dell'Interno bloccò una nave carica di emigranti impedendo loro di sbarcare. Fece una cosa buona e giusta, ma la sinistra tanto brigò da ottenere una sorta di incriminazione del capo leghista. In commissione parlamentare, chiamata ad esprimere un giudizio sulla procedibilità, i voti furono a favore del già responsabile del Viminale. Merito soprattutto degli esponenti di Italia Viva, i quali dichiararono di essere contrari a una operazione giustizialista di pessimo rango. Renzi e la sua troupe in pratica si comportarono da autentici democratici, senza fini di parte, cioè l'incriminazione di un avversario politico non meritevole di essere perseguito. Fin qui onore all'ex presidente del Consiglio nonché ex segretario del Pd.

 

 

Poi il colpo di scena, anzi di scema. Due o tre mesi dopo aver "assolto" il cosiddetto Capitano, Renzi cambia opinione e annuncia che secondo lui Salvini va processato. La motivazione è assurda. Il leader del Carroccio, stando al putto fiorentino, non avrebbe frenato l'invasione degli stranieri a vantaggio dell'Italia, bensì per farsi propaganda. Discorso assurdo: infatti tutti i governanti quando assumono una qualsivoglia iniziativa non si propongono mai di fare un dispetto alla popolazione che sarà chiamata alle urne. In questo caso il problema è leggermente diverso. In un primo momento Renzi si oppone all'idea di mandare alla sbarra Salvini, e a breve distanza temporale dice il contrario.

 

A casa mia questo si chiama salto della quaglia, cioè un cambiamento di opinione e di comportamento radicale. Con tutta la buona volontà non possiamo applaudire il giovin toscano, ma deplorarlo se non altro per incoerenza plateale. Aggiungiamo una breve riflessione. Sbattere Salvini in tribunale perché ostile alla immigrazione selvaggia significa fargli un favore in quanto ogni cittadino è d'accordo con lui, e non ci vuole molto a capire il motivo. Quindi la scelta di Renzi assomiglia a un suicidio. Costui è già in crisi di consensi popolari, se inoltre si avventura in manovre simili a quella descritta addio speranze di successo elettorale. Salvini imputato, Salvini rilanciato e Renzi affossato. Vedremo al termine della causa chi avrà ragione e chi torto. La sensazione è che nessun giudice avrà in mano gli elementi per condannare il Gran Lombardo.