Intrecci e poltrone

Vittorio Feltri sulla nomina di Pasquale Tridico: "Manovrato dai grillini. Lo hanno sponsorizzato per ottenere dei favori?"

Vittorio Feltri

Chiediamo anticipatamente scusa ai lettori se saremo brutali: a noi di Tridico non importa nulla. Il fatto che l'INPS, di cui lui è il massimo responsabile, gli abbia smisuratamente aumentato lo stipendio ci lascia nella più completa indifferenza. È addirittura giusto che un bravo dirigente percepisca un lauto compenso, l'importante è che diriga bene nell'interesse della azienda, pubblica o privata che sia. In questo caso il problema è che Tridico non sia un fulmine di guerra, ma una sorta di travet che tira a campare. Basti pensare che non riesce a pagare puntualmente la cassa integrazione, sulla liquidazione dei bonus ha calpestato varie bucce di banana, non è stato in grado di fornire i nomi dei furbetti percettori abusivi di sussidi statali.

 

 

Tutta la stampa nazionale lo pregava di vuotare il sacco, invece il signor presidente ha riempito la propria saccoccia di denaro previdenziale. Brutta cosa, direi pessima che ha lasciato di stucco la maggioranza degli italiani, la quale si è chiesta quale sia il motivo di una riservatezza che puzza di complicità tra l'ente e coloro che lo sfruttano in modo tanto volgare. Comunque ribadiamo il concetto: non sono gli emolumenti di Tridico che scandalizzano, ci mancherebbe altro, bensì l'inabilità di Tridico stesso, di cui faremmo volentieri a meno. Insomma siamo convinti che chi guida un baraccone importante quale l'INPS non possa essere retribuito come un applicato di seconda fila, bensì sia degno di un trattamento salariale all'altezza del suo grado. È però necessario che colui che riscuote sia capace di lavorare più con la testa che non coi piedi. Tridico non pare sia idoneo a tenere il manubrio dritto, sembra manovrato dai grillini che, d'altronde, lo hanno sponsorizzato. Forse per ottenere loro stessi dei favori.