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La volpe è diventata un animale domestico, "ecco perché si trova bene con gli umani"

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Azzurra Barbuto
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Socchiude gli occhietti, protende in avanti il lungo e affilato musetto e sembra quasi sciogliersi in un tenero sorriso, resta ferma così quasi fosse sua premura che lo scatto non esca sfocato, ché non si sa mai. Come una diva sul tappeto rosso si dona all'obiettivo di chi intenda catturare in eterno la sua splendente immagine, la volpe non si tira indietro, anzi si presta a questo gioco di pose, sguardi, ammiccamenti sornioni. E pare proprio che le piaccia. Se non fosse arcinota la sua astuzia, per secoli ingiustamente proposta quale poco nobile caratteristica sintomo di disonestà e avidità, diremmo che è senza dubbio lei la bestia più vanitosa del creato. Del resto, può permetterselo. Il suo manto è così folto e morbido che da sempre - purtroppo - viene cacciata o allevata per essere trasformata in cappello, manicotto, pelliccia. I suoi occhi sono profondi e vispi. Il suo viso, ricco di sfumature e terribilmente dolce, risulta addirittura sofisticato. Per non parlare di quella coda gonfia, pelosa, sofficissima, che essa si porta dietro con fierezza.

BEN VISTA SUL WEB
Sul web e sui social network abbondano le istantanee di volpi. Soltanto su Instagram, sotto l'hashtag "fox" ("volpe" in inglese), sono pubblicate undici milioni e settecentomila foto. Segno che questo mammifero selvatico ormai si aggira sempre più di frequente in prossimità dei centri abituati, tanto da stare diventando domestico. Come Foxy, la volpe che da giorni se ne va a zonzo tra i borghi della Valle Staffora, in alto Oltrepò Pavese, e si lascia avvicinare quasi fosse un cagnolino ma soprattutto fotografare dai residenti, badando bene di mantenere postura ed espressione che più la valorizzino. In questo strano dicembre, pieno di limiti e divieti che incupiscono il nostro Natale, Foxy, la quale sembra sbucata fuori da una fiaba, è riuscita ad allietare la popolazione della zona recando un poco di magia. I bimbi stanno con i nasini appiccicati ai vetri delle finestre, in attesa di scorgere l'insolita bestiolina, mentre mamme e babbi corrono ad afferrare il telefonino al fine di mostrare sulla rete le prove di quell'incontro inaspettato ad un passo da casa. Non ci crederete, però di tutte queste attenzioni Foxy è consapevole. Lo si capisce allorché impunta elegantemente le zampine anteriori, solleva il collo, rivolge lo sguardo altrove e si sforza di conservare tale posizione per qualche istante, offrendo il suo profilo migliore alla fotocamera. Che la piccola non sia giunta da queste parti proprio per fare più felice il Natale?

DOCILE E SILENZIOSA
Ai bambini potremo raccontare finalmente tutta quanta la verità. Ossia che la volpe, alla quale renderemo giustizia, è un animaletto intelligente, amabile, docile e delizioso. La sua furbizia la utilizza per questioni di sopravvivenza, il che non costituisce un crimine. Essa, infatti, si finge morta allo scopo di attirare la preda e poi agilmente colpisce, soltanto quando è certa di non fallire. Un inganno che le consente di nutrirsi, quindi di campare. Si narra che la volpe disprezzi tutto quello che non sia in grado di ottenere poiché non alla sua portata, come l'uva posta troppo in alto e definita perciò "acerba". Pure questo potrebbe essere falso. Semplicemente questo quadrupede non perde tempo in attività inutili, dotato com' è di uno straordinario spirito pratico. Proprio pochi giorni addietro, a Cumiana, circa trenta chilometri da Torino, una signora, Silvia Cisotto, ha assistito ad una scena memorabile: fuori dalla sua finestra, ai margini di un bosco imbiancato, una volpe tentava di afferrare un frutto da un albero di cachi. Alla fine, la golosa ha portato a termine con successo l'impresa. Il video girato da Cisotto ha incantato il popolo della rete. Ormai da mesi le volpi hanno abbattuto quei pregiudizi che le tenevano lontane dal mondo degli esseri umani. Il silenzio che avviluppò le nostre città, grandi e piccole, la scorsa primavera spinse numerose creature che di solito vivono appartate ad approssimarsi alle aree urbanizzate. Scorribande ed escursioni di questo genere devono essere state di loro gradimento, tanto è vero che sempre più spesso ci imbattiamo in misteriosi ed affascinanti animali che da millenni sono protagonisti di miti, leggende, favole e che mai avremmo immaginato di trovare di fronte all'uscio di casa. Come è avvenuto a Chieti, dove un esemplare adulto, all'inizio di questo mese, si è rifugiato al terzo piano di uno stabile, proprio davanti ad una porta, e non ne voleva sapere niente di andare via.

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