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Vittorio Feltri contro Ursula von der Leyen: "Vada al diavolo, ci fa vivere nella paura e nessuno dice niente"

Vittorio Feltri
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 Ormai sono divenuti quasi tutti europeisti, nonostante la Ue abbia dato prova di essere incapace persino di comprare i vaccini di cui sulla carta detiene il monopolio. Infatti risulta sia stata Ursula von der Leyen a firmare i contratti con le case produttrici dell'antidoto, mai arrivato, se non in quantità infinitesimali, nel nostro disgraziato Paese. Ma si può sapere che tipo di accordi abbia stretto questa benedetta signora, a causa della quale il nostro popolo vive nella paura di ammalarsi poiché non dispone di una quantità sufficiente di dosi? Nessuno protesta, nessuno indaga, nessuno muove un dito per fare chiarezza sulla inefficienza platealmente rivelata da Bruxelles.

 

 

Il governo Conte davanti alle mancate forniture di vaccino è rimasto inerte, cosicché il Paese non è stato in grado di difendersi efficacemente dal virus, limitandosi a imporci una serie mortificante di divieti, zone rosse e arancioni, terziario bloccato eccetera, roba che sta ammazzando l'economia. In pratica l'Unione si è dimostrata essere un killer difficile da disarmare. Eppure seguitiamo a subirne i soprusi. Di più, da quando Draghi è a palazzo Chigi aumentano a vista d'occhio gli innamorati del bordello continentale, il Movimento 5 Stelle si è convertito all'europeismo dopo averlo ferocemente combattuto, idem Matteo Salvini benché non ci appaia molto convinto. Insomma, da quando Ursula ci ha bidonati clamorosamente, anziché tirarle le orecchie i nostri politici, eccetto l'eroica Giorgia Meloni, si sono appiattiti su di lei.

 

 

Tuttavia fin qui, conoscendo gli effetti devastanti del conformismo, non ci scandalizziamo. Mentre siamo costernati davanti al fatto che il nuovo premier, pur essendo stato un assiduo frequentatore dei guru che si aggirano nella capitale belga, non abbia ancora telefonato alla presidente della Commissione per dirle con una cortesia più accentuata della mia: "Senti, gioia mia, visto che tu te ne f**i della salute degli italiani, ti comunico che da domani io mi scateno sui mercati internazionali per garantirmi forniture abbondanti di iniezioni salvifiche". Un discorsino semplice e garbato che segnerebbe un inedito corso nella storia italiana. E pure in quella della salute pubblica della nostra patria. Coraggio, Supermario, o intraprende la strada della libertà dal giogo europeo oppure non andrà molto lontano, nel senso che le faranno fare la fine dell'avvocato del popolo o di Casalino, scelga lei. Io non sono né populista né sovranista, ma spesso ci azzecco

 

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