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Pietro Senaldi a L'Aria Che Tira: "Vaccino, chi adesso rischia di morire". Il prezzo del disastro di Domenico Arcuri

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Cambia il governo, ma non i problemi. La rincorsa al vaccino è ormai all'ordine del giorno dopo che l'Europa, garante dei contratti con le case farmaceutiche, ha dovuto rivedere il numero di dosi in arrivo. Un problema che in Italia continua a farsi sentire. "Avere il vaccino sembra come vincere un terno al lotto", ammette Pietro Senaldi a L'Aria Che Tira. Il direttore di Libero nota una certa differenza "a seconda della regione in cui vivi e del lavoro che fai". Una cosa però rimane invariata: "I vaccini sono pochi, mi sembra che non vengano vaccinati gli anziani, che sono quelli che rischiano di morire più degli altri". D'accordo anche Myrta Merlino che nella puntata precedente aveva raccontato la storia di Giovanna Ferrara. Lei, una giovane affetta da fibrosi polmonare, ancora in attesa di quel vaccino in grado di salvarle la vita. 

 

 

"A distanza di un anno - aveva detto Senaldi durante un altro programma di La7, DiMartedì stanno pagando i più fragili, perché è stata gestita male la distribuzione dei pochi vaccini che abbiamo, tanto che siamo tra le nazioni con meno ultra-ottantenni vaccinati. Per dare le dosi, giustamente, a medici e poi a chissà chi, e questa è una cosa da addebitare al precedente commissario Domenico Arcuri. E ora scopriamo che pagano anche i bambini, che vengono completamente descolarizzati.

 

 

Forse - ironizzava - è il modo con cui la nostra classe politica si illude di essere votata, solo dei descolarizzati possono votarli". Il direttore nutre qualche dubbio anche sul nuovo esecutivo. "Draghi non poteva cambiare niente perché sono le stesse persone che hanno gestito la situazione fino a pochi giorni fa". D'altronde sarà sì stato defenestrato il commissario per l'emergenza, ma nello scranno della Salute rimane pur sempre seduto Roberto Speranza.

 

 

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