il caso

Vittorio Feltri, amara verità sul Covid e gli anziani: "Se crepano sollevano tutti da un peso"

Ha fatto scalpore la notizia dei ventidue anziani ricoverati in una Rsa di Potenza morti per coronavirus. A commentare la tragica notizia anche Vittorio Feltri che nutre ben poco stupore: "In una casa di riposo ( o di tortura) sono morti di un botto venti vecchi nella generale indifferenza. Non mi stupisco. Gli anziati scaricati all’ospizio sono ingombranti - cinguetta al vetriolo su Twitter -. La loro pensione serve per pagare le rette, per cui se crepano sollevano tutti da un peso". 

 

 

Non è un caso infatti che dalla vicenda il gip abbia presentato la richiesta per due arresti. Stando alle indagini svolte all'interno della casa di riposo è emerso l'impensabile. Persone anziane, incapaci di provvedere autonomamente alle proprie necessità, abbandonate a se stesse. E poi nessuna misura di prevenzione di contrasto al Covid. "Fu una strage - ha commentato il giudice -, erano una fonte di guadagno da spremere fino all’ultimo respiro vitale”. Addirittura i locali come la medicheria, palestra e la camera ardente erano stati adibiti a stanze da letto per gli ospiti in sovrannumero. In questi locali “erano presenti dei divani utilizzati anche come letti”.

 

 

Tutti fatti che hanno aggravato la già difficile situazione degli anziani ospiti. “Appariva evidente – si legge nell’ordinanza di custodia cautelare – che gli anziani ospitati presso la detta struttura e da lui visionati sembrava non ricevessero un’assistenza adeguata difatti venivano notati in loro segni di stordimento e paura”.

 

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