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Vittorio Feltri, AstraZeneca ha vinto tutto tranne la paura di vaccinarsi. Colpa di qualche scemo

Vittorio Feltri

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L'Ema, cioè l'istituto europeo che promuove o boccia i medicinali e similari, ha scoperto l'acqua calda. Roba da scienziati della mutua. Cioè ha emesso un giudizio scontato su AstraZeneca: il vaccino non è affatto deleterio e non ha causato decessi improvvisi come qualche scemo sospettava. Ottima notizia che d'altronde non stupisce, visto che l'antidoto è stato iniettato a milioni di persone, cinque o sei delle quali hanno avuto disturbi di cui avrebbero sofferto comunque, a prescindere dalla puntura. In pratica abbiamo sospeso in Europa la somministrazione del siero, perdendo tempo e condannando a morte varie persone bisognose di essere immunizzate. Complimenti alla Ue e agli Stati, inclusa l'Italia, che hanno ubbidito agli ordini idioti della Germania.

 

 

Il problema maggiore creato dall'allarme suscitato dalla presunta dannosità del farmaco, in realtà salvifico, è stato quello di aver diffuso un panico incontrollabile nel popolo, il quale, nonostante le ultime rassicurazioni sulla bontà delle dosi accusate di essere nocive, seguita ad essere terrorizzato e a rifiutare di assumerle. Stando alle statistiche, metà dei nostri connazionali scarta il vaccino nel timore sia pernicioso. In effetti, si sa che è facile spaventare la gente mentre è difficile quietarla. Cosicché la cattiva propaganda che è stata fatta contro AstraZeneca continuerà per un po' ad ostacolare la diffusione di questo rimedio ottimo ed efficacissimo.

 

 

L'informazione terroristica ha contribuito non poco a scatenare la diffidenza non solo nei nostri compatrioti. Giornali e televisioni dovrebbero recitare il mea culpa e cambiare stile per non eccitare una fobia devastante. Purtroppo la categoria alla quale non mi onoro di appartenere combina dei disastri anche in altri campi, ad esempio in quello ecologico. Si pubblicano decine di articoli in cui si enfatizzano i pericoli determinati dai mutamenti climatici. Si parla senza sosta di surriscaldamento del pianeta: è tutto falso, in ogni caso esagerato. Segnalo che ieri mattina a Bergamo e a Varese nevicava, e siamo alla vigilia della primavera, oggi è il 20 marzo. Insomma la pubblicistica è il peggior veicolo che possa condurre alla verità, sempre più seria della fantasia malata.

 

 

Coraggio, italiani, cerchiamo di non abboccare e viviamo sereni. Batteremo il virus e pure le fiammate inesistenti di calore. Intanto dobbiamo stare calmi e fidarci dei medici, che non saranno dei padreterni, tuttavia ne sanno più di noi fino a prova contraria. E ricordiamo a coloro che tremano di fronte a una fiala un minuscolo particolare: non è il vaccino che deve mettere in soggezione bensì l'infezione micidiale. Infine, teniamo presente che l'uomo da sempre è destinato a crepare, prima o poi, e che gli infarti e le trombosi sterminano parecchi individui ogni giorno indipendentemente dalla prevenzione vaccinale.

 

 

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