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Vittorio Feltri contro Laura Boldrini: "Ricordate quando mi dava del cogl***?". Colf umiliata, colpo di grazia: ora tutto torna

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Laura Boldrini è stata a lungo presidente della Camera, ignoro per quali pregi, forse qualcuno ce l'ha anche lei come molti politici poi spariti senza che nessuno li rimpianga. Oggi la signora è una semplice parlamentare e non mi aspettavo che all'improvviso salisse sul podio della cronaca. Merito o colpa, staremo a vedere, di Selvaggia Lucarelli che le ha dedicato una articolessa sul Fatto Quotidiano in cui si rendono pubbliche le dichiarazioni di due collaboratrici e un collaboratore di madame, i quali raccontano di essere stati maltrattati durante il loro servizio in favore della ex terza carica dello Stato.

Non posso sapere se esse abbiano raccontato la pura verità alla giornalista oppure abbiano caricato i toni. I dettagli della questione in ogni caso sono esposti in un altro pezzo pubblicato oggi da Libero. Nella eventualità in cui i tre collaboratori della Boldrini non si fossero sognati tutto e le accuse rivolte alla loro datrice di lavoro fossero fondate, si avrebbe la conferma che la già padrona di Montecitorio è una che predica bene e razzola male. Noi giornalisti, per fortuna, non siamo magistrati e non siamo in grado di giudicare l'accaduto. Io poi non sono più iscritto all'Ordine, poiché mi faceva orrore appartenervi, e attendo chiarimenti prima di esprimere una opinione sulla delicata vicenda. Posso soltanto osservare che Selvaggia non è l'ultima arrivata e mi parrebbe strano se avesse riportato tre testimonianze false, è un'abile commentatrice, aspra e polemica, non una che si è fumata il cervello.

 

 

 

Pertanto tendo a credere a tutto ciò che ha vergato, dettagli inclusi. D'altronde la gentile Signora Laura ha già dato prova di non essere completamente lucida quando, sollevando un caso di censura, scrisse un servizietto per il giornale diretto da mio figlio Mattia, nel quale, in sintesi sessista, mi dava del cog*** in quanto avevo affermato pubblicamente che la vittima dello stupratore Genovese era stata imprudente a recarsi con lui in camera da letto, dopo aver assunto droga.

 

 

 

Trattavasi di una osservazione corretta, la mia, e per nulla offensiva. Il mio erede, davanti a certi insulti rivolti a me, si rifiutò legittimamente (essendo responsabile del prodotto giornalistico) di divulgarle. Al che la Boldrini non si trattenne e vi risparmio i suoi rimbrotti: tra l'altro ritenne di essere stata appunto censurata, trascurando il dettaglio che il direttore responsabile di un quotidiano mette in circolo solamente quello che gli garba.

Questo episodio fa riflettere circa l'equilibrio culturale di Laura, benché non basti ad avvalorare le recriminazioni delle tre persone intervistate da Lucarelli. Recriminazioni per le quali, se venissero verificate, non resterebbe che mettersi le mani nei capelli. Significherebbe che abbiamo la dimostrazione che la sinistra non perde né il pelo né il vizio, essendo sempre arrogante e supponente, attenta al proprio portafogli e distratta a riguardo dei diritti altrui.

 

 

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