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Paolo Becchi e il vaccino, la guerra in Europa: "Ma vi pare possibile una cosa del genere?"

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Sui vaccini esplode l'Unione europea. Lo ha certificato Mario Draghi, che al Consiglio Ue in video-collegamento ha di fatto demolito la politica della presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen, dicendole in faccia che "i cittadini europei si sentono ingannati dalle aziende farmaceutiche, soprattutto AstraZeneca". Non è solo questione di "sentiment", ma di fatti concreti che riguardano la politica internazionale e l'economia. 

 

 

 

 

"Il vertice europeo è fallito. Amen - commenta Paolo Becchi su Twitter -. Siamo pieni di vaccini nascosti pronti per essere esportati. Mi chiedo: il generale Figliuolo (il neo-commissario straordinario all'emergenza Covid e alla campagna vaccinale, scelto dal premier Draghi al posto di Domenico Arcuri, ndr) con un battaglione dell'esercito non potrebbe sequestrare tutti i vaccini nascosti sul territorio nazionale?".

 

 

 

Una provocazione, certo, ma fino a un certo punto. "La guerra al virus - riflette l'editorialista di Libero - si è trasformata in una guerra tra vaccini. Il russo e il cinese non lo possiamo prendere per una questione geopolitica, quello inglese neppure, dobbiamo aspettare i vaccini americani". Ma il presidente democratico Joe Biden, alla faccia della collaborazione Usa-Europa, ha già velatamente fatto capire che "ce li daranno col contagocce", suggerisce sempre Becchi. "E noi che facciamo? Produciamo vaccini per poi venderli all'estero? Ma vi pare possibile una cosa del genere?".

 

 

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