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Vittorio Feltri contro i magistrati che chiedono il vaccino: "Minacciano di non lavorare? Meglio, fate meno danni"

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I giudici minacciano di limitare l'attività in caso di mancato vaccino? Ci pensa Vittorio Feltri. Sta facendo discutere infatti la nota dell'Associazione nazionale magistrati in cui le toghe chiedono di essere inserite tra gli aventi diritto alla somministrazione anti-Covid. Per il direttore di Libero però tutto questo problema non si pone e su Twitter commenta al vetriolo: "I magistrati minacciano: o ci vaccinate o non lavoriamo. Meglio che non lavoriate, così fate meno danni".

Un chiaro riferimento alle confessioni che Luca Palamara, ex membro del Consiglio superiore della magistratura, ha rilasciato ad Alessandro Sallusti e su cui il direttore ha speso sempre parole: "Non risulta - commentava qualche settimana fa - che qualcuno abbia querelato l'intervistato e neppure l'intervistatore. Quindi il testo va preso per buono. A chi lo legge vengono i brividi perché contiene una serie di episodi che confermano la cattiva gestione della Giustizia. La quale era già noto non fosse specchiata, ma un conto sono le chiacchiere del popolo, un altro è la confessione di un magistrato importante, il quale ha menato il torrone per anni a proprio piacimento". 

Ma tornando alla nota le toghe hanno puntato esclusivamente il dito contro il governo che ha rivisto le linee guida per ricevere la dose. Questo - si legge - non prevede più, tra i gruppi target di popolazione cui offrire il vaccino in via prioritaria, i lavoratori del comparto giustizia. Il Governo considera, dunque, il servizio giustizia con carattere di minore priorità rispetto ad altri servizi essenziali già sottoposti a vaccinazione, tanto da non ritenere doveroso rafforzare le condizioni che ne consentano la prosecuzione senza l’esposizione a pericolo per gli operatori - conclude la nota - Tale decisione, oltre a destare disagio e sconcerto per la totale sottovalutazione dell’essenziale ed improcrastinabile servizio giustizia". O forse, c'è solo chi è più a rischio.

 

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