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Vittorio Feltri, una cupa profezia: "Il governo parla di libertà mentre stringe le manette, ci aspetta la miseria"

 Vittorio Feltri

Vittorio Feltri
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Qui si continua a ripetere che presto si spalancherà tutto perché il piano vaccini va a mille. Il governo promette libertà mentre ci stringe i polsi con le manette. Figliuolo si impegna e Draghi declama, entrambi sono individui rispettabili, ma abbiamo l'impressione che siano sempre in gravi difficoltà di cui non sono probabilmente responsabili. Tuttavia la situazione italiana non migliora sensibilmente.

 

 

Un giorno si blocca la diffusione di un antidoto, il giorno dopo si vieta la circolazione di un altro. E così non si va avanti, bensì si arretra. La gente non capisce più niente e sta passando velocemente dai rimbrotti alle proteste, alcune perfino violente. Anche noi dell'informazione avremo commesso degli errori, però le notizie che pubblichiamo non ce le inventiamo, le attingiamo dalle cosiddette fonti ufficiali, compresi virologi e scienziati vari, più o meno accreditati.

 

 

Risultato: regna la confusione e trionfa il regime carcerario cui siamo condannati da ben oltre un anno. Anche un tonto è consapevole che il virus si può combattere soltanto immunizzando il popolo, peccato che il farmaco miracoloso o scarseggi o venga accusato di uccidere una persona su due milioni. La qual cosa non dovrebbe spaventare poiché tutte le medicine, persino le più diffuse, hanno delle controindicazioni che raramente colpiscono chi le assume.

 

In effetti la gente prima o poi va all'altro mondo, succede da quando esiste l'umanità, è notorio. Il problema è riuscire a ritardare al massimo il trapasso, e i vaccini servono proprio a risolverlo, almeno in parte. Non assumerli significa affrontare a mani nude il pericolo immanente di schiattare dopo atroci sofferenze. Ma se l'Europa, per voce dei suoi vertici, ogni settimana proibisce l'uso di un prodotto anticovid, dichiarandolo rischioso, è ovvio che i cittadini davanti a una fiala fuggano precipitosamente. Quindi, meno iniezioni si praticano e più aumentano le probabilità che non si riaprano le attività commerciali. Chi non lavora non mangia. E per noi si profila un altro periodo lungo di detenzione e miseria.

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