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Coprifuoco, Giovanni Sallusti: l'ultimo baluardo della sinistra con l'ossessione del controllo

Giovanni Sallusti
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L'idea del coprifuoco è fondata, fondatissima. Solo, non da un punto di vista scientifico. Del resto, c'è ancora qualcuno che crede che la scienza giochi un minimo ruolo, all'interno del PCP, il Partito della Chiusura Permanente, infarcito di virologi da talk show e ministri braccati dai loro fallimenti? Suvvia, la ratio del coprifuoco è tutt' altra, trattasi di ideologia, pura ideologia. Lo ha chiarito pochi giorni fa al Corriere della Sera la dottoressa Lucia Bisceglia, che a breve sarà la nuova presidente dell'Associazione italiana di epidemiologia. «Introduce a livello psicologico un segnale d'allerta. Ricorda i comportamenti individuali da tenere e che non siamo al liberi tutti». Dirigere la psiche delle persone, indirizzare i comportamenti, rammentare il tabù della libertà: è il linguaggio che avrebbe potuto utilizzare un diligente quadro della Stasi ai tempi della Ddr. Il coprifuoco è l'ultimo rifugio dei comunisti del nuovo millennio, ringalluzziti dalle magnifiche opportunità di costrizione dei diritti individuali spalancate dalla pandemia. Non a caso il ministro della Salute, espressione di un micropartito tardoleninista, così la descriveva nel libro autocelebrativo che poi si è affannato a ritirare: «Una nuova possibilità per ricostruire un'egemonia culturale». Di quell'egemonia sinistra, sintetizzabile nel binomio lockdown&delazione (di cui anche recentemente si sono fatti sponsor attivi vippettini quali Alessandro Gassman), rischia di rimanere poco, con le aperture del 26 aprile, e soprattutto col cambio di paradigma impresso da Draghi: da ora la bussola sarà il «rischio ragionato». Il coprifuoco, allora, è l'ultima speranza di Speranza, e di quelli come lui. Col coprifuoco esteso fino al 31 luglio (e qui ore 22 o 23 poco cambia) possono perseverare nella lotta di classe che stanno conducendo da oltre un anno, continuare a infierire su ristoratori, albergatori, piccoli e medi imprenditori del turismo, su tutta una filiera di fornitori che vive attorno a un comparto decisivo per l'Italia, ovviamente tutti sporchi evasori con la tendenza fascistoide ad esercitare il diritto di voto a destra. Possono spostare lo stato d'eccezione un po' più in là, rinviare la riconciliazione tra la nazione e il diritto, possono ancora spedire militari e droni (è successo, la realtà ha già superato la distopia) contro liberi cittadini a passeggio, per il solo fatto che sono a passeggio. Possono illudersi di essere ancora dentro la partita della storia, il coprifuoco in nome della Salute farlocca (il contagio all'aperto è improbabile, ormai lo ammettono anche le virostar di Twitter) invece dell'Uguaglianza farlocca (perché era tale nella miseria). È l'ultima trincea dei comunisti 2.0, il coprifuoco. Spazziamola via.

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