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Coprifuoco, Pietro Senaldi sulla forza di Matteo Salvini al governo: la dimostrazione di come si ottengono risultati

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Per chi suona il coprifuoco? La pandemia è lontana dall’essere sconfitta e la macchina della ripresa è ancora un progetto su carta, però il tema su cui si azzanna la nostra politica è quando mandare il Paese a nanna. Che il tasso di maturità del Parlamento sia più degno di un asilo piuttosto che di una massima istituzione della Repubblica? Il dubbio è legittimo. Siamo l’unico Paese al mondo che ha fatto del Covid una questione politica, affrontandolo in chiave ideologica prima che pratica.

Giocoforza anche il coprifuoco è diventata disfida tra destra e sinistra. Grillini e democratici ne sono alfieri, Salvini, Forza Italia e Meloni vorrebbero eliminarlo; al gruppo  si è aggiunto Renzi, con lo slogan “non possiamo lasciare le riaperture alle destre”, a riprova che il rottamatore sta alla sinistra come i cavoli a merenda. Letta e Conte stanno provando a criminalizzare il leader della Lega. Lo accusano di voler sabotare il governo perché ha lanciato una raccolta di firme contro il coprifuoco. In realtà Lega e Forza Italia si sarebbero accontentate di posporlo alle 23, ma i giallorossi hanno fatto della chiusura alle 22 la linea del Piave, e Draghi ha dovuto abbozzare.

Al solito, l’incidente lo ha creato la sinistra, per poi incolparne la destra e specularci politicamente, atteggiandosi a unica forza responsabile della maggioranza. Già, perché mentre la richiesta del centrodestra di spostare più in là le lancette del fermo-vita serale risponde a una logica economica e sanitaria, l’opposizione della sinistra richiama solo a criteri di lotta politica. Salvini e Forza Italia tutelano gli interessi dei ristoratori, categoria che da un anno subisce un autentico razzismo delle chiusure, visto che in trattoria ci si contagia meno che in famiglia, sui mezzi pubblici o a scuola; e se si è obbligati a consumare solo all’aperto, non ci si infetta proprio.

 

La loro posizione si fa forte anche della mancanza di studi scientifici che attestino la pericolosità della tarda sera rispetto al mezzodì riguardo l’infezione. Conte e Letta puntano i piedi unicamente per non smentire l’azione del precedente governo giallorosso e per andare contro alla Lega, che vogliono spingere a rompere per rimetterla dietro la lavagna. La battaglia, vinta, sulle riaperture anticipate ha fatto risalire sensibilmente Salvini nei sondaggi, cosa che non accadeva da mesi.

 

 

Quella sulla modifica del coprifuoco, che come ha intuito Renzi il Capitano leghista sta per vincere - ieri l’ex ministro ha ottenuto una verifica della maggioranza sulla misura - gli riporterà altri consensi. Incassare risultati per i propri elettori e garantire che i soldi degli aiuti europei non finiscano in redditi di cittadinanza e sovvenzioni a organizzazioni e cooperative a favore dell’immigrazione clandestina è la missione della Lega nell’ammucchiata di governo. Le resistenze e gli attacchi dei giallorossi sono la prova che qualche risultato il centrodestra di governo lo sta portando a casa.

 

 

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