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Letta, Conte e Zingaretti, con il ddl Zan se ne fregano di tutto e di tutti e vanno dritti a imbavagliare il popolo italiano

Nicola Zingaretti

Roberto Formigoni
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Capisco di attirarmi le ire del signor Fedez - che fra l'altro il 1º maggio ha insultato in Rai anche me, per cui avrà da difendersi nelle sedi opportune - ma rivendico il diritto di continuare a dire, io come ogni cittadino che lo voglia, che l'utero in affitto è una pratica disumana, che umilia la dignità delle donne, e che quindi va condannata in tutto il mondo; e rivendico il diritto di dire e scrivere che la famiglia è solo quella formata da una donna e un uomo, sposati davanti a un prete o a un sindaco o conviventi non sposati, e che i bambini hanno bisogno di una mamma e di un papà per crescere equilibratamente, e hanno il diritto di poterli chiamare mamma e papà e non genitore1 e genitore2. Sembrano affermazioni ovvie, addirittura banali, ma se venisse approvato il cosiddetto disegno di legge Zan che è in discussione in questi giorni al Senato, io e chiunque altro potremmo essere inquisiti, processati e condannati per quelle semplici affermazioni. Il disegno di legge Zan è un ddl liberticida che nasce, se nascerà, esattamente per essere liberticida, cioè per impedire la libertà di espressione nel nostro paese a proposito di tutto ciò che riguarda la sfera sessuale, per impedire che si parli di famiglia naturale, che si dica che i figli nascono dal rapporto tra una donna e un uomo, che il sesso di una persona è un dato naturale e non una inclinazione del gusto che può essere costantemente mutato a piacimento.

 

 

CI SONO GIÀ LE LEGGI
Vi raccontano che la legge Zan è necessaria per difendere gli omosessuali da eventuali aggressioni o discriminazioni materiali o verbali, ma in Italia esistono già fior di leggi che difendono qualunque persona da qualunque tipo di aggressione o discriminazione. E se proprio si volesse, ma non si capisce perchè, aumentare le pene per chi discrimina un omosessuale, è stato presentato in Senato un disegno di legge che aumenta le pene per chi insultasse o discriminasse un o una omosessuale o una unione tra di loro. Ma i partiti di sinistra e quel che rimane dei 5Stelle dopo il crollo di Grillo, uniti e compatti come non mai dietro la guida del grande timoniere Fedez, rifiutano di accorparne la discussione, come i regolamenti parlamentari imporrebbero. D'altra parte, da sempre, le regole valgono solo per gli altri; loro della sinistra, in quanto esseri e partiti moralmente superiori, ne sono esenti. Eppure il ddl Zan è talmente aberrante che divide profondamente anche il mondo femminista e lo stesso mondo omosessuale, e sono molte le voci che ne chiedono modifiche anche profonde.

 

 

FUORI DAL CORO
Marina Terragni, ad esempio, storica femminista di mille battaglie, ha dichiarato: «L'identità di genere è un oggetto non definito, e non puoi mettere in una legge penale un oggetto non definito» E ha aggiunto: «Il ddl apre la porta alla Self-Id, l'autopercezione del genere. In California, dove la Self-Id è diventata legge, 270 detenuti uomini si sono dichiarati donne e hanno quindi ottenuto, per legge, di essere trasferiti nel carcere femminile, col terrore delle detenute donne. E in Gran Bretagna è successo lo stesso con uno stupratore che si è dichiarato donna». Ma non basta, Zan prevede anche che nelle scuole si parli obbligatoriamente e dettagliatamente di tutte queste belle realtà, e si stanzino cospicui fondi ogni anno per finanziare le associazioni che le propagandano. Ma la presidente di Arcilesbica, Patrizia Gramolini, ricorda e depreca che secondo Zan la semplice critica verbale dell'utero in affitto è considerata omofobia e va perseguita penalmente. E sottolinea che mentre per partecipare all'ora di religione è obbligatorio il consenso dei genitori, questo non è necessario per ascoltare le prediche sull'utero in affito, che sono obbligatorie. I miei "complimenti" dunque ai grandi leader della sinistra che se ne fregano di tutto e di tutti e vanno dritti a imbavagliare il popolo italiano, complimenti a Letta, Di Maio, Conte, Zingaretti, Speranza... A noi, donne e uomini di libera coscienza, se perderemo la battaglia resterà un'ultima grande possibilità, una straordinaria prova di disobbedienza civile contro una legge e un regime liberticida. Dovremo essere pronti a scendere in piazza a migliaia, in ogni città italiana, a proclamare la semplice verità: la legge Zan è una "porcata", l'utero in affitto una "bestialità", la famiglia naturale è quella con una donna, un uomo e dei bambini. E ora arrestateci e condannateci tutti, se ne siete capaci.

 

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