Cerca
Logo
Cerca
+

Coronavirus, l'impensabile effetto collaterale: la clausura risveglia i desideri nascosti

Daniela Mastromattei
  • a
  • a
  • a

Pensavamo fosse la cosa più bizzarra quella dei matrimoni finiti per mancanza degli incontri con l'amante (in tempo di lockdown). Ma come è possibile, si chiedono ancora in molti, che i rovina famiglie siano improvvisamente diventati una presenza preziosa per la stabilità della coppia? Eppure è così, ha raccontato l'avvocato Armando Cecatello che di questi casi, almeno a Milano, gliene sono capitati diversi. Che il numero delle separazioni per intolleranza alla convivenza 24 ore su 24, durante la "prigionia" forzata, sia salito vertiginosamente è ormai cosa nota, ma delle unioni in bilico che avevano raggiunto una sorta di equilibrio nelle scappatelle e che durante le restrizioni sono entrate in crisi profonda e poi saltate del tutto è notizia ancora da assimilare. Ma c'è di più, la pandemia è un reset globale che stravolge vite, fa saltare equilibri, mette in crisi certezze e soprattutto toglie la prospettiva del futuro. C'è chi impaurito si è chiuso in casa ed è piombato in una profonda depressione (quasi una persona su 5 ha assunto nell'ultimo anno farmaci come ansiolitici, antidepressivi, stabilizzatori dell'umore, antipsicotici: maggiormente le persone mature e le donne) e chi, dopo un primo momento di disorientamento, ha sentito un'irrefrenabile voglia di sovvertire le regole. Sette italiani su dieci infatti hanno appena dichiarato che oltre a non seguire le segnaletiche stradali, quando sono alla guida, non stanno neppure a sentire le raccomandazioni sanitarie che dovrebbero far scendere i contagi. E quante confessioni sui social ultimamente si leggono a dimostrare che tra le più giovani molte hanno trovato il coraggio di fare l'amore per la prima volta, con un compagno di classe senza esserne innamorate, mentre alcune donne sposate tutte casa e famiglia si sono ritrovate a voler provare il brivido del tradimento con uno sconosciuto agganciato su Internet. E ancora: mogli disperate sono riuscite a ribellarsi a mariti padroni e cercato con determinazione di stabilire rapporti di rispetto e correttezza (oppure il divorzio). Il mondo femminile sembra essersi diviso in due: le prudenti (eccessive) che hanno cacciato di casa pure il fidanzato per paura del contagio e le "irresponsabili" che si sono date alla pazza gioia spinte dal mantra: tanto peggio del virus non c'è nulla. Entrambi i sessi (single, fidanzati o conviventi) hanno sentito il desiderio di parlare con degli sconosciuti incontrati sul web, dicendo a se stessi, «tanto che sarà mai una chiacchierata», senza pensare che da lì a qualche settimana sarebbero finiti a fare sexting e poi a letto, in barba alle distanze e alle Fp2. Insomma, la clausura in alcuni casi sembra aver mandato in vacanza il buon senso e fatto uscire allo scoperto desideri nascosti e sogni proibiti. Della serie, cogli l'attimo.

CAMBI DI ROTTA - «Non tutti hanno reagito allo stesso modo davanti al crollo delle certezze che la pandemia ha portato con sé», spiega la psicoterapeuta anna D'Ecclesiis. «Tanti hanno trovato il coraggio di cambiare vita con scelte radicali. Alcuni miei pazienti hanno voluto cercare un'attività più soddisfacente e gratificante, non necessariamente per l'aspetto economico. Certo, molti purtroppo si sono ritrovati senza lavoro, ma c'è anche chi ha mollato tutto per seguire le proprie passioni. Non sono mancati i colpi di testa persino tra i fanatici della frenetica vita metropolitana, partiti per andare a vivere in campagna sentendo il richiamo della natura o per coltivare pomodori e zucchine biologiche. Una grossa fetta per combattere l'isolamento si è rifugiata negli incontri virtuali dai risvolti inaspettati, sotto la spinta: ora o mai più». E ancora. «La pandemia ha scoperchiato il vaso di Pandora, ha portato a galla tanti nodi irrisolti, ha stravolto le nostre abitudini, ci ha tolto la libertà, e messo di fronte alla paura della morte», spiega la psicologa Emma Cosma. «Abbiamo dovuto imparare a vivere nell'incertezza e mollare un po' il controllo; molti sono andati alla ricerca del pacere come antidepressivo. Una sorta di catarsi liberatoria che ha permesso di abbandonare i freni inibitori e morali». Nulla sarà più come prima, ce lo ripetiamo da mesi. E ci ritroveremo presto a voler recuperare il tempo perduto, intensamente, senza aspettare un minuto di più. Ne è convinto Nicholas Christakis, sociologo e professore a Yale che, nel suo nuovo libro, "Apollo' s Arrow: The Profound and Enduring Impact of Coronavirus on the Way We Live", scrive: «Le persone si tufferanno nell'edonismo più sfrenato. Come nei ruggenti anni Venti che seguirono la pandemia del 1918, l'umanità si immergerà in un'era di vizi. Le persone cercheranno incessantemente interazioni sociali, si apriranno a nuove esperienze sessuali e ci sarà un boom economico, perché la gente si darà alle pazze spese». È nella storia dell'umanità: ogni periodo buio è stato sempre seguito da una folgorante rinascita.

IL RINASCIMENTO - Così fu il Rinascimento dopo la peste nera, l'Illuminismo dopo l'epidemia del Seicento, gli anni Venti, come gà citati, dopo la Grande Guerra e la terribile epidemia di Spagnola, e il Boom economico dopo la Seconda Guerra Mondiale. "Corsi e ricorsi storici", per ricordare Giambattista Vico. Anche noi avremo la nostra rinascita. Il periodo post-Covid sarà contrassegnato dal ritorno a uno stile di vita che ha dentro tutto ció che più è mancato: incontri, abbracci e baci, aperitivi, cene, week end, vernissage e feste dove ognuno cercherà di divertirsi il più possibile. Sarà come un tempo? Forse no. Avremo la frenesia di respirare a pieni polmoni senza mascherine, di assaporare ogni attimo della nostra riguadagnata libertà. Vivremo con la fame di chi ha digiunato a lungo.

Dai blog