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Abuso d'ufficio, Cristina Rossello: "Aboliamolo o non si riparte, l'Italia è paralizzata"

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Abuso d'ufficio, pastoie burocratiche, compensi troppo bassi per le cariche amministrative: senza cambiare radicalmente approccio l'economia resta al palo. È il momento di intervenire con l'accetta per disboscare la foresta, ma la ristrettezza mentale e l'ottica lillipuziana di chi non lo capisce, esauriti i sempre più rari volontari disposti a sacrificarsi, rischiano di mettere la governance pubblica territoriale del Paese in mano a gestori inidonei o incompetenti. Sempre più persone capaci rifiutano di assumersi un rischio eccessivo, non giustificato da stipendi troppo bassi, e declinano proposte di incarichi pubblici importanti per timore di impedimenti burocratici e di probabili e fantomatici processi che rovineranno loro e le loro famiglie per anni. Il presidente Silvio Berlusconi si è già decisamente espresso al riguardo e basta leggere i giornali per capire quanto egli abbia ragione quando si apprende di illustri candidati che declinano proposte di candidature per le imminenti elezioni amministrative. Dell'abuso d'ufficio abbiamo già scritto su Libero il 30 giugno 2019 e il 26 febbraio 2021. Da due anni giace la mia proposta di legge per la sua abrogazione, in attesa di essere calendarizzata, ma questo non avverrà, ovviamente. L'abrogazione aiuterebbe non poco a sbloccare lo sviluppo economico del Paese a costo zero, ma c'è ancora chi vuole bloccare l'iniziativa. Il Presidente 5Stelle della commissione Giustizia ha respinto ogni richiesta. Ma si potrebbero ben superare ostacoli legati alle forme e al timore di ampliare troppo il campo della riforma dalla procedura al merito. Noi speriamo che la volontà di riforma prevalga. Ci danno ragione le analisi interne della Procura di Roma che segnala che la maggior parte (quasi totalità) dei processi per abuso d'ufficio finisce in archiviazione, ma anche i dati della banca dati online della Corte dei Conti nel decennio, da cui si evince che sono solo 150 le sentenze di responsabilità per il reato di abuso d'ufficio. Tra l'altro associate ad altre fattispecie (truffa, falso ideologico, violenza e falsità in atti) che intervengono in soccorso per sorreggerne il teorema accusatorio che da solo non starebbe in piedi.

Difficoltà applicativa - Il libro di Sallusti ha aperto il vaso di Pandora sul ruolo chiave che il reato di abuso di ufficio ha rivestito e riveste nelle fasi del giudizio di merito (per tacere di quelle della fase d'indagine) laddove i capi di imputazione per questo reato sono spesso articolati in modo generico (esplorativo e quindi conveniente ai fini dell'attività investigativa) così da garantire un ampio accertamento ricognitivo a danno dell'individuo. Palamara ha denunciato come il reato d'abuso di ufficio sia stato usato come strumento di lotta politica, ma nel frattempo carriere, vite e famiglie rovinate per coloro che ne escono non colpevoli. Un avvocato non può restare indifferente alla difficoltà applicativa di questa norma e alla statistica insoddisfazione dei suoi esiti processuali. È giusto che provi a rimuovere questo ostacolo e a favorire un clima che lasci lavorare cittadini, sindaci, imprenditori e funzionari pubblici senza più la paura di firmare atti, aprire cantieri, sistemare scuole e ospedali. Senza contare poi, che se da un lato questo può sbloccare una situazione stagnante, dall'altra impedisce di deresponsabilizzare gli amministratori pigri che - con la scusa di non voler sbagliare - fanno arretrare il nostro Paese sempre di più perché incapaci o ignavi. E con l'arrivo dei fondi in base al PNRR va impedito che lo sforzo di Draghi per guidare la ripresa rischi di essere anche solo parzialmente vanificato da sterili processi che al 99 per cento sfociano in fumo mentre ci sono precise fattispecie tecniche che coprono ogni reato a prescindere dalla fumosa costruzione dell'abuso d'ufficio. In questi giorni l'onorevole Pierantonio Zanettin, capogruppo della nostra commissione Giustizia di Forza Italia, sta battendosi per l'accoglimento del suo emendamento volto ad abrogare un reato di cui abbiamo ampiamente raccontato ruolo frenante e uso distorto. Facciamo il tifo per lui. *Avvocato Onorevole di Forza Italia. 

di Cristina Rossello
Avvocato e onorevole di Forza Italia
 

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