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Vittorio Feltri, gli estremi rimedi: se la movida si fa violenta va placata anche con la forza

Vittorio Feltri
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 Movida violenta a Milano e in altre città italiane che, di notte, si trasformano in teatri di risse tra giovani e meno giovani. L’allentamento dei divieti anche di assembramento sta provocando un fenomeno strano e preoccupante: molta gente che ha subito una grande repressione negli ultimi mesi esplode in modo irrazionale e ne combina di ogni colore. Ciò che maggiormente spaventa è che sovente la folla si eccita a tale punto, sarà perché consuma troppo alcol, da scatenarsi in risse violentissime, volano pugni e calci come piovesse per motivi misteriosi. Pare che siano specialmente i ragazzini a buttarsi in lotte furibonde tra loro, con conseguenze gravi. Noi che siamo vecchiotti non riusciamo a comprendere la ragione di tanta aggressività, che ci sembra gratuita, insensata. Probabilmente il popolo a lungo recluso a causa della pandemia adesso sente il bisogno di sfogarsi, ma questa è una giustificazione non convincente.

Vero che coloro i quali hanno circa venti anni sono sempre stati esuberanti, anche tra noi in verde età c'erano i teppisti e i drogati che si abbandonavano ad azioni scorrette, per cui non vogliamo ripetere la solita storia che in passato c'era più disciplina di ora. Non pensiamo che mala tempora currunt oggi, quando correvano anche all'epoca degli antichi romani. Però crediamo che attualmente non sia più di moda la repressione. Nessuno interviene più con la forza per placare gli animi bollenti, che incendiano le piazze rendendole infrequentabili.

 

 

 

La sensazione è che vi sia alla base dei disordini ricorrenti una assenza degli addetti all'ordine pubblico. Si vedono nei filmati televisivi giovanotti che si scazzottano in assenza di poliziotti e carabinieri che intervengano con decisione per porre fine agli scontri. Spesso accade che i protagonisti delle zuffe siano stranieri, neri o bianchi che siano, ma ciò non si può dire né tantomeno denunciare, poiché prevale il timore di passare per razzisti. Il politicamente corretto si è talmente imposto nel costume patrio che è diventato una sorta di dittatura, tra le più insopportabili.

 

 

 

 

In questo periodo, oltre alle battaglie quotidiane che avvengono a Roma, Milano, Napoli eccetera, assistiamo alla grande guerra al vocabolario italiano che, oltre a tapparci la bocca quando si tratta di esprimere un concetto, ci chiude anche il cervello. Tra poco sarà proibita pure la conversazione tra amici, e scrivere un articolo comporterà il rischio di linciaggio. Intanto, per compiacere i post adolescenti, qualcuno pensa stoltamente di regalare a chi diventa maggiorenne un assegno di 10 mila euro per finanziarne i vizietti; ovviamente il denaro occorrente per l'idiota manovra sarà prelevato dalle nostre tasche. Suggeriamo al governo di dare soldi sufficienti agli agenti, in modo da fermare le mani a chi le mena. 

 

 

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