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Variante Delta, Alessandro Sallusti: che bisogno c'è di spaventare gli italiani? Ora ci si è messo anche Mario Draghi...

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Ci si è messo anche il premier Mario Draghi ad alzare il livello di allarme Covid proprio nel giorno in cui tutta l'Italia si colora di bianco (cessato allarme) e di fatto iniziano le vacanze italiane. Con una mano il governo ci ridà una libertà (quasi) completa, con l'altra dice che "la pandemia non è finita, non ne siamo fuori". Il problema è la famigerata variante Delta che si sta diffondendo con una certa rapidità in Italia ma non solo. E ammesso che metteremo a cuccia la Delta certamente, lo dicono i virologi, ne arriverà un'altra, e poi un'altra ancora. 

 

Quello che non mi è chiaro è se questa Delta non risponda all'altolà dei vaccini in uso. Perché se così fosse ovviamente mi preoccuperei anche io e soprattutto addio ripartenza. Ma se viceversa questa variante sfugge sì al vaccino nel senso che lo aggira ma per farlo perde tutta la sua forza distruttrice allora è un'altra storia. Ed è una storia con la quale dovremmo abituarci a convivere non quest' estate ma immagino per anni, variante dopo variante. Voglio dire: se il Coronavirus mutato continuerà, grazie agli attuali vaccini, a colpire sì ma in maniera non letale o addirittura più o meno asintomatica che bisogno c'è di continuare a spaventare i cittadini ipotizzando rischi enormi e scenari catastrofici? Lo dico agli scienziati,  ai governanti ma anche a noi addetti all'informazione: la paura è nemica del buon senso. 

 

Esagerare l'allarme non scoraggerà gli incoscienti, semmai radicherà negli scettici la paura di affrontare la salvifica puntura: "Se arriva una variante fuori controllo che mi vaccino a fare", può essere il ragionamento di tanti indecisi se prenotare o no il proprio turno. Per quello che ne so - ma non sono uno scienziato - nei paesi dove Delta ha già attecchito stanno risalendo i contagi ma non i casi gravi e tanto meno quelli mortali. E stanno risalendo nelle fasce di età più giovani, forse non a caso le ultime a essere coinvolte nella campagna vaccinale. Quindi l'unica cosa da fare è, Delta o non Delta, tuffarsi nell'estate vaccinati, senza paura e magari con un pizzico di ottimismo e perché no, pure di allegria.

 

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