Parola al direttore

Matteo Renzi, l'aneddoto di Alessandro Sallusti: "Quella battuta di Silvio Berlusconi sullo scambio di neonati in culla"

Alessandro Sallusti

Parlare di Matteo Renzi agli elettori del Centrodestra è come fargli venire l'orticaria. Oggi lo facciamo non per spirito masochistico ma perché l'ex premier ha scritto un libro (edizioni Piemme) che svela interessanti retroscena - ne anticipiamo alcuni - della politica e nel quale si parla, e soprattutto si sparla, della sinistra. Già il titolo, "Controcorrente", ammicca al popolo montanelliano anche se la prosa, ovviamente, non è la stessa del Maestro. Vale però la pena di leggerlo perché come recita un antico detto di attribuzione incerta «il nemico del mio nemico è mio amico».

 

Lo stesso Montanelli teneva nel suo ufficio un busto di Stalin e a chi gliene chiedeva stupito la ragione rispondeva: «Semplice, ha ucciso più comunisti lui di chiunque altro». Ecco, Renzi ci ha provato a far fuori i comunisti dalla sinistra italiana - la famosa rottamazione - e di questo tentativolo ringraziamo. È che ha perso e alla fine hanno fatto fuori lui, così oggi si ritrova detestato sia da destra, in quanto ex leader del Pd, che da sinistra, in quanto traditore del Pd.

Quando un politico scrive un libro con retroscena inediti della propria attività significa che sa di non poter più tornare ai vertici, altrimenti certi segreti li terrebbe per sé e li giocherebbe nelle segrete stanze dove si fa e si disfa il potere; meglio monetizzare fino a che si è in tempo. Un peccato perché Renzi è stato - e ancora è - un vero talento della politica. Una volta Berlusconi mi fece una delle sue battute: «Dite che non ho eredi? Tutta colpa della malasanità perché io l'erede lo avevo ma c'è stato uno scambio di neonati in culla e così la sinistra si è ritrovata Renzi e noi Alfano».

 

Erano i tempi del Patto del Nazareno, un progetto purtroppo abortito dopo soli pochi mesi di gestazione perché Renzi, come tutti i fenomeni, è imprevedibile. Di recente, estate 2019, è riuscito a stoppare, insediando a sorpresa il governo Conte due, elezioni anticipate che avrebbero visto trionfare il Centrodestra a guida Salvini. Ma poi quel governo assurdo lo ha fatto cadere e ci ha regalato Mario Draghi. In canna ha certamente ancora alcuni colpi da sparare e siccome è il migliore tiratore su piazza c'è da aspettarsi di tutto. Se è da temere o incoraggiare, come al solito, lo si capirà all'ultimo istante.