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Variante Delta, i numeri censurati: Boris Johnson aveva ragione ma nessuno ha il coraggio di ammetterlo

Francesco Bertolini
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Capita spesso in questi mesi di sentire interpretazioni contradditorie di numeri che in teoria dovrebbero essere oggettivi e questo ha contribuito non poco a creare quel clima di insofferenza e intolleranza che sta distruggendo il nostro Paese, ben più della pandemia o della crisi economica che è ad essa collegata. 

 

Gli esempi sono molteplici. Cominciamo dalla mitica Svezia, dove in questi giorni non vi sono decessi da Coronavirus, dove la vita è normalissima e persino il personale non indossa la mascherina nei centri dove i pochi turisti per le strade di Stoccolma si recano per fare il tampone che consente loro di rientrare nei loro Paesi di residenza; ma i numeri della Svezia non sono veri - sostengono i fautori dell'emergenza infinita - la densità abitativa di questo Stato è ridicola eccetera eccetera. Inutile provare a discutere: ognuno rimane sulle sue idee. Poi c'è la Gran Bretagna, Paese sulle montagne russe come il suo scapigliato primo ministro. Boris Johnson è passato da essere considerato un nazista insensibile alla vita dei sudditi della regina, quando all'inizio della pandemia invocava una ipotetica immunità di gregge, a essere un modello di efficienza nel vaccinare una larga fetta della popolazione, per poi ritornare a essere un irresponsabile quando, pochi giorni fa ha proclamato il freedom day, il giorno della libertà, abolendo qualunque restrizione Covid. 

 

I numeri, dopo pochi giorni di allarme con esplosione di contagi e crescita delle vittime sembrano dargli ragione, ma ovviamente quando le cose vanno bene in Italia non se ne parla. Un punto interessante riguarda anche il numero di vaccinati, che ormai in Italia è simile alla Gran Bretagna. Boris Johnson aveva posto obiettivi e scadenze temporali, aveva in poche parole una strategia. Qual è la strategia di questo paese? Fino a quando si prorogherà lo stato di emergenza? Fino a quando si ribalterà sui cittadini la colpa? È evidente che a questo punto la strategia non sia di tipo sanitario, visto che un positivo può tranquillamente andarsene in giro con Green pass a infettare sbaciucchiando amici e parenti che non vedeva da tempo, mentre un negativo non vaccinato viene considerato un paria, alla stregua degli intoccabili. 

L'istigazione all'odio, oggi attività prevalente del governo e del main stream, è totalmente appoggiata da buona parte della popolazione; questo clima lascerà ferite profonde in questo paese, che nessun vaccino e nessun farmaco potranno rimarginare in tempi rapidi. Se insieme a centri vaccinali aprissero centri per l'analisi dei numeri, forse i tempi si accorcerebbero.

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