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Roman Pastore, l'affondo di Vittorio Feltri: "Sinistra col cervello in sciopero. E si stupiscono se perdono voti..."

Vittorio Feltri

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A volte non si sa se ridere o bestemmiare. Il caso in esame è talmente assurdo da meritare un sberleffo e nulla più. Apprendiamo che a Roma è esplosa una polemica insensata poiché Calenda, già ministro, di tiepida sinistra, presentando la sua lista in regola per l'elezione del prossimo sindaco, ha sottolineato di avervi inserito un giovanotto poco più che ventenne. Fin qui tutto tranquillo. Sennonché gli avversari dell'ex uomo di governo, vedendo la fotografia del giovin candidato sono inorriditi. Perché? Udite udite. Il ragazzo in questione nella immagine sfoggia un elegante orologio di marca, un Audemars Piguet, che è subito stato interpretato dai progressisti da strapazzo come un simbolo di ricchezza inaccettabile per la gente di sinistra.

 

 

L'episodio è grottesco. Il problema è che quelli del Pd non si rendono conto di non dichiararsi più stalinisti come erano un tempo non lontanissimo, ma di essere approdati in terra democratica, pertanto dovrebbero giudicare l'idoneità di una persona a partecipare a elezioni non in base a un cronometro, di legittima provenienza, bensì in relazione alle sue idee. Niente. Nei cervellini degli ex inquilini di Botteghe Oscure questo concetto elementare non entra neanche con le martellate. Sono ancora qui a guardare all'oggettistica di cui un uomo dispone, ne sa qualcosa Massimo D'Alema che alcuni anni orsono fu vituperato in quanto calzava scarpe inglesi, più care di quelle di Vigevano.

 

 

Gli ex padrini del proletariato non demordono, con la testa sono sempre in sciopero, non capiscono di rendersi patetici allorquando si attaccano a un orologio per delegittimare qualcuno che non sia un loro compare. Ai quali vorrei far notare che la Capitale è piena di gravi problemi, che vanno dai gabbiani da guerra ai cinghiali a spasso sui marciapiedi, ai trasporti che non trasportano, al pattume che sovrasta la città. Mi pare evidente che una campagna elettorale decente dovrebbe affrontare le emergenze urbane, non il dramma di un orologio regolarmente acquistato da un giovanotto di buona famiglia in un negozio, mica da un ricettatore magari rom. Poi la sinistra si stupisce perché perde voti, cominci a non perdere la dignità e il buonsenso.

 

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