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Green Pass, Alessandro Sallusti: più lo usiamo e prima si elimina. Perché ha vita breve

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Il Green pass supera, come scontato, la prova della fiducia parlamentare. Io proverei ora a superare la sfiancante discussione se è giusto ono introdurre un simile obbligo e sposterei il tiro su un altro quesito: funziona sì ono? Perché se funzionasse, e fino ad oggi i dati di ricoveri e decessi lo confermano, vorrebbe dire uscire prima dalla fase emergenziale e quindi anche dal Green pass medesimo con il quale tra l'altro molti di noi hanno già imparato a convivere e a scoprire che è cosa non così drammatica come qualcuno sostiene. Si dice anche: altri Stati europei, Francia a parte, non hanno adottato, vedi la Gran Bretagna, una misura così stringente. Vero, ma i paragoni sono sempre semplicistici.

 

 

 

In altri Paesi i cittadini rispettano i limiti di velocità perché così è stato stabilito mentre in Italia senza i controlli elettronici (e relative sanzioni) dubito che viaggeremo tutti in autostrada sotto i 130 chilometri l'ora. Come dire: in casi eccezionali e gravi, quale è l'epidemia, a estremi mali estremi rimedi. Non siamo appassionati del Green pass, per la verità di nessun pass. Ma vedere bambini e ragazzi che tornano a scuola in presenza (liberando i genitori da un enorme problema) con un tasso di infezioni che grazie alla campagna vaccinale oggi è allo 0,1% ci fa molto piacere. Scoprire che solo lo 0,1% dei passeggeri dei treni veloci è salito a bordo senza essere vaccinato o tamponato è notizia che ci rincuora.

 

 

 

Che ristoranti e ritrovi viaggino sul tutto esaurito è cosa buona dopo un anno e mezzo di stenti. Detto che per fortuna la libertà di espressione è garantita al punto che ogni sera nei dibattiti televisivi opinionisti scettici, critici, no pass e no vax giustamente esprimono le loro idee, mi permetto di dare un consiglio non richiesto: se qualcuno ha dubbi non ascolti né me né chi la pensa all'opposto di me, non passi le serate a consultare dottor Google. Parli con il medico di fiducia, si confronti con chi dalla malattia ci è già passato e con chi si è vaccinato. Basta con le ideologie e i pregiudizi. Andiamo sulla sostanza del problema e vedrete che il Green pass avrà vita breve. 

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