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Otto e Mezzo, Alessandro Sallusti su Mario Draghi: "Perché il voto in Germania lo inchioda alla poltrona altri due anni"

Mario Draghi

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Angela Merkel archiviata. I tedeschi hanno scelto il socialdemocratico Olaf Scholz. È lui il vincitore delle elezioni, ma manca ancora un cancelliere. Il potere sarà così fondato sull'accordo fra piccoli partiti. Un avvenimento che non può che indebolire la Germania. Parola di Alessandro Sallusti: "Con una Germania più instabile e complicata Mario Draghi è l'unico che potrebbe sedersi al tavolo con l'autorevolezza che il momento richiede". Motivo, spiega il direttore di Libero a Otto e Mezzo su La7, per cui "il risultato delle elezioni in Germania inchioda Draghi alla poltrona di Palazzo Chigi per altri due anni".

 

 

L'ex numero uno della Bce è tirato per la giacchetta tra chi lo vorrebbe al Quirinale per andare direttamente al voto (il centrodestra) e chi come il Partito democratico preferirebbe lasciarlo lì dov'è ed evitare il voto. Al di là del ruolo che andrà a ricoprire, tutti sono convinti che la parabola politica di Draghi non debba finire qui. D'altronde il presidente del Consiglio è stimato anche a Bruxelles.

 

 

Sempre nel salotto di Lilli Gruber Sallusti è intervenuto sul caso Luca Morisi. L'ex responsabile della comunicazione di Matteo Salvini è indagato per cessione e detenzione di droga. Un fatto che non può travolgere il leader della Lega. Per il direttore si tratta di un fatto personale, la cui tempistica è alquanto sospetta: "Questa è la strumentalizzazione di un fatto vero. Sono riusciti a fare quello che speravano: parlare come se Salvini fosse il colpevole. Lo stiamo facendo anche qui ora". E proprio a ridosso delle amministrative di ottobre. 

 

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