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Alessandro Sallusti e il ddl Zan: "Letta e Conte si sono dati una tranvata da soli"

Alessandro Sallusti
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Una tranvata, quella presa da Letta e da Conte, che lascerà il segno, annunciata quanto stupida. Annunciata perché era chiaro che tra i senatori dei due partiti, Pd e Cinque Stelle, non proprio tutti erano d'accordo sull'intero contenuto della legge Zan contro l'omofobia e nel voto segreto lo hanno certificato. Stupida perché ampiamente evitabile se solo le sinistre avessero accettato di modificare alcuni articoli della legge che mettevano a rischio la libertà di opinione e indirizzavano verso un pensiero unico di Stato non solo sui temi dell'omosessualità.

 

 

Niente di grave: i diritti dei gay e dei trans e il loro onore non vengono per nulla sviliti in quanto già ben tutelati da numerosi articoli del codice penale. In compenso, con la bocciatura di ieri, ogni famiglia potrà educare i figli come meglio crede e nessuno potrà essere portato in tribunale per le sue idee in materia di sessualità o di etica. I senatori del centrodestra, votando compatti per il no, non hanno - come qualcuno vuole farci credere in queste ore - difeso l'omofobia bensì difeso libertà fondamentali che non possono essere lasciate neppure nelle mani dei magistrati, soprattutto dei nostri, così carichi di pregiudizi peri quali la stessa cosa detta da me ha un valore diverso che detta da qualcuno dei loro amici.

 

 

Pd e Cinque Stelle non possono proprio puntare il dito contro nessuno, hanno perso in aula per mano dei propri franchi tiratori perché quella legge non stava in piedi talmente era illiberale e in alcuni punti liberticida. E basterebbe questo a capire i rischi che correremo se lasciassimo il Paese esclusivamente nelle loro mani. Se il Pd di Letta è questa cosa qui mi chiedo come qualcuno possa immaginare scenari futuri in cui il centrodestra sia in grado, in qualche modo, di convivere in modo strutturale con la sinistra o parte di essa. Può essere che i renziani siano stati, coperti dal segreto dell'urna, decisivi per affossare la legge. Ma attenzione, se lo hanno fatto non è per punire Zan ma solo per dare un segnale a Enrico Letta: amico, occhio che senza di noi non vai da nessuna parte. Però questa è tutta un'altra storia. 

 

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