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Vittorio Feltri, addio Giuseppe Conte: "Si è tagliato gli attributi, torni a fare l'avvocato. Sempre che..."

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Ho avuto la fortuna di non conoscere personalmente Giuseppe Conte. Però devo dire che il suo governo strampalato quando si è trattato di affrontare l'inizio misterioso della pandemia, ha fatto il possibile per contrastare il virus, allora un killer sconosciuto. Non è stato il suo un successo pieno, ma all'epoca, in assenza di vaccini, nessuno avrebbe avuto facoltà di agire molto meglio. Ciononostante il premier foggiano fu scalzato da Matteo Renzi e sostituito da Mario Draghi e le cose sono migliorate con il contributo forse decisivo del generale degli Alpini Figliuolo e di Bertolaso, antipatico a tutti tranne che a me. Sfrattato da Palazzo Chigi, Conte non è tornato alla sua attività primaria, quella di avvocato, ma essendosi appassionato di politica (non si capisce perché) è rimasto nei pressi del Palazzo, con l'ambizione smodata di guidare il Movimento 5 stelle sostituendo di fatto, pur non avendo doti comiche, Beppe Grillo.

 

Risultato, uno sfacelo per i pentastellati, i quali già abbastanza storditi, ora sono in pericoloso stato confusionale. Niente di drammatico per l'Italia, ma momento drammaticissimo per quello che è ancora il partito più affollato presente in Parlamento. Infatti Conte, pur essendo stato un presidente del Consiglio così così, ora dimostra di essere un leader degno di figurare nel vecchio Bagaglino. Nulla di meglio. L'ultima sua prodezza ha il sapore di un suicidio. È montato su tutte le furie perché i gestori della Rai, notoriamente asserviti ai capi bastone del potere, hanno cambiato i vertici del servizio ex di Stato, nominando al posto di quelli collaudati, personaggi servizievoli. Ciò è avvenuto secondo tradizione, peccato che nel novero dei prescelti per guidare le emittenti finanziate dal popolo non vi sia neanche lo straccio di un grillino.

 

Ciò ha fatto imbestialire Conte al punto che questi ha pubblicamente dichiarato: voi ci escludete dalla dirigenza e noi impediremo a qualunque pentastellato di accettare inviti alle vostre trasmissioni televisive. Questa decisione assomiglia a quella del famoso marito che per fare rabbia alla moglie si taglia gli attributi. Infatti se il Movimento pluristellato non comparirà più sul teleschermo sarà un guaio per il medesimo che, oltre a perdere altri voti, perderà ogni visibilità in un Paese i cui abitanti si abbeverano al piccolo schermo. Per i nipotini di Grillo non poteva finire peggio. Caro Conte torni nel suo studio di avvocato, ammesso che abbia ancora qualche cliente. 

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