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Alessandro Sallusti, la stoccata: un delirio contagioso sul Covid, quelli che ridono se la nave affonda

 Reparto Covid

Alessandro Sallusti
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Tutti a discutere di libertà e virus, a spaccare il capello in quattro sulle incongruenze più o meno formali dei decreti che si succedono di settimana in settimana ma la cosa importante è che avanti così si avvicina il momento di parlare non più di forma ma di sostanza, cioè di dover ancora chiudere in tutto o in parte. Molti, troppi italiani - i non vaccinati - sono come i passeggeri del Titanic, danzano e brindano mentre l'iceberg si avvicina diritto a prua. E siccome le scialuppe di salvataggio - i soldi per compensare e ripagare eventuali nuove chiusure - non sono sufficienti per tutti pensiamo che all'occorrenza, speriamo mai, quelle scialuppe debbano mettere in salvo prima i vaccinati, gli altri se la vedano con le loro paranoie, marcino pure su Roma (lo hanno annunciato ieri) per assaltare i palazzi del potere di una dittatura che esiste solo nella loro fantasia.

 

È incredibile ma c'è quasi un compiacimento nel vedere che le cose non stanno prendendo una bella piega, che si parla di non riaprire le scuole e ridurre alcuni servizi pubblici. Noi al tanto peggio tanto meglio non ci stiamo. E lo ripetiamo per l'ennesima volta: il Paese deve rimanere aperto per i vaccinati, imprenditori, lavoratori o studenti che siano. Il vaccinato può anche perdere la scommessa di non infettarsi, ma ogni posto occupato da un non vaccinato in un reparto d'ospedale, cioè la maggioranza, sono un posto e una attenzione ingiustamente sottratti a malati di altre patologie, è una umiliazione per tutto il personale sanitario come ieri in uno sfogo ci ha ricordato Martina Benedetti, la giovane infermiera dell'ospedale di Massa diventata celebre per aver pubblicato, durante la prima drammatica ondata di Covid, la foto del suo volto segnato dalla mascherina dopo un duro turno di lavoro.

 

E a chi sui social l'ha insultata con frasi tipo "trovati un altro lavoro, sei stanca", diciamo: cretino, a dare retta a quelli come te nessuno si stancherebbe mai perché finirebbe diritto o a fare l'elemosina per la strada e a tirare a campare di sussidi oppure in un eterno riposo.

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