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Vittorio Feltri, lezione ad Andrea Orlando: crei asili per le donne che lavorano. Altrimenti le sue sono barzellette

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Vittorio Feltri
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Il ministro del Lavoro, Orlando, naturalmente di sinistra, ha scoperto l'acqua calda ma non è in grado di scaldarla, per cui rimane fredda. Egli ha solennemente dichiarato che bisogna assumere giovani e donne. Non ha idea, poverino, dato che non ha mai lavorato in vita sua, che per ottenere un posto fisso occorra aver imparato un mestiere. Altrimenti l'unica aspirazione per uno che non riesce a compiere un cavolo è quella di fare il manovale, che non è il massimo bensì il minimo soddisfacente solo per gli extracomunitari, i quali puntano alla sopravvivenza. Il mercato è in cerca di manodopera specializzata, assorbe saldatori, elettricisti, falegnami e meccanici, però respinge chi con le mani sa solamente grattarsi il ventre. Le aziende, in effetti, selezionano personale all'altezza delle esigenze industriali e non lo trovano perché non c'è. Il discorso è sempre lo stesso, o sei capace di svolgere una mansione oppure sei condannato al reddito di cittadinanza. Tertium non datur.

 

 

E veniamo alle donne. Quelle che hanno un impiego nel nostro Paese sono di meno rispetto a coloro che all'estero hanno una occupazione. Ovvio sia così. Infatti le nostre signore, se hanno un figlio o due, incontrano grandi difficoltà a recarsi in fabbrica o in ufficio poiché non sanno a chi affidare la prole. Gli asili sono pochi e molto costosi, non esistono strutture alternative, pertanto la maggioranza delle mogli ritiene più conveniente starsene a casa a badare agli eredi piuttosto che cercarsi un luogo dove guadagnarsi una paga. Se lo Stato e la società non forniscono servizi idonei, il gentil sesso resta condannato a dedicarsi ad attività domestiche. I nostri governi da anni, decenni, secoli, preferiscono che le femmine rimangano prigioniere della cucina in funzione di serve piuttosto che si lancino in professioni redditizie.

 

 

Resiste una tale arretratezza culturale in Italia che impedisce alle mogli di evolversi. Non è vero che gli imprenditori siano restii ad assumere le donne, semmai sono le donne a non poter abbandonare i bambini e i fornelli data la mancanza di una organizzazione che consenta loro di piazzare i bimbi in istituti atti ad assisterli fino al termine dell'orario di lavoro. Il ministro Orlando quindi parla a vanvera, ignorando la realtà da cui evidentemente è avulso. In Svezia, in Norvegia, in quasi tutto il Nord europeo, è in vigore una rete assistenziale pubblica che favorisce le spose, garantendo loro di badare alla figliolanza e permettendo alle famiglie di poter contare su quattro braccia e non solo su due. Se l'Italia non si doterà di istituti all'altezza delle esigenze moderne, cioè di appoggio materiale alle nostre consorti, le chiacchiere vuote di Orlando avranno lo stesso valore di squallide barzellette.

 

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