Il commento

Costituzione italiana oltre il politically correct, ecco come vorrebbero riscriverla i compagni

Iuri Maria Prado

La Costituzione va aggiornata, perché il modello italiano si è sviluppato e bisogna che la Carta vi si uniformi. È un lavoraccio, e va affrontato in diverse puntate. Bisogna cominciare, ovviamente, dall'art. 1, che va emendato così: «L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro dell'italiano su sei che mantiene tutti gli altri. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita votando a sinistra». L'art. 6, così: «La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche. È fatta deroga per la minoranza di lingua italiana, troppo divisiva».

 

Poi ovviamente l'art. 11, che va riformato così: «L'Italia ripudia la guerra capitalista come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Salva quella del 25 aprile, ripudia inoltre ogni forma di resistenza». La riforma dell'art. 12 sarà: «La bandiera della Repubblica è l'arcobaleno della pace. È facoltativa, ma raccomandata, l'apposizione della dicitura 'Hasta Siempre Ddl Zan'». L'art. 21 va emendato come segue: «Tutti, a patto che esso sia democratico, hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. In caso di dubbio, decide la magistratura democratica».

 

Il 24 è da correggere così: «La difesa è diritto subordinato al capriccio del magistrato, che fa ciò che gli pare. La legge non determina i modi per la riparazione degli errori giudiziari, perché il giudice non fa errori e se anche ne fa saranno affaracci di chi li subisce». Idem il 25, da modificare così: «Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso, salvo che si tratti del leader del centrodestra». Il 27 va sostituito da questo: «L'imputato è un colpevole che tenta di farla franca, salvo il caso che sia un magistrato». Vedremo poi le modifiche su famiglia e rapporti economici.