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Russia, perché il golpe contro Vladimir Putin è impraticabile: così crollano le speranze dell'Occidente

 Vladimir Putin

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Abbiamo largamente superato il mese di combattimenti, ma la guerra in Ucraina non accenna ad avere fine, anzi, al contrario. La resistenza eroica degli Ucraini, il funzionamento delle sanzioni occidentali, la disorganizzazione sempre più evidente delle truppe russe (che restano comunque le più armate e forti), la presa in giro con cui si risolve ogni "round di negoziati", evidenziano l'assenza di qualunque fattore che possa repentinamente far scivolare il conflitto verso la fine. Non stupisce allora che ci sia chi pensi a soluzioni improbabili. I dati di Google Trends mostrano che le ricerche per "colpo di stato contro Putin" sono aumentate vertiginosamente in tutto il mondo, e anche parlamentari di vario orientamento ci stanno ragionando.

 

Anche se la cosa è coperta da una coltre di segretezza, si sa che il presidente Usa Biden ha ordinato di studiare qualsiasi piano per arrivare allo scopo. In realtà la cosa è tutt' altro che semplice. Putin, che è diventato presidente della Russia nel 2000, ha trascorso due decenni a rendere il suo regime "a prova di colpo di stato". Ha speso molto tempo e denaro per progettare l'apparato di sicurezza russo in un modo che lo rendesse relativamente invulnerabile. Un classico colpo di stato militare pare poco praticabile. Il Servizio di sicurezza federale russo, Fsb, si concentra sul controspionaggio, sulla sicurezza interna e di frontiera e sulla sorveglianza della popolazione.

Svolge un ruolo fondamentale nel monitoraggio dell'affidabilità politica dei funzionari militari, e un'attenzione particolare è rivolta agli oligarchi, che proprio grazie a Putin hanno accumulato ricchezze immense ma molte ne hanno investite in Occidente, e sul commercio con l'Occidente hanno basato la maggioranza dei loro affari.

L'Fsb è l'agenzia principale della sicurezza di Putin, ma c'è ne sono altre, per esempio l'Ust che vigila in permanenza e da vicinissimo la persona stessa dello zar. Dunque impresa difficile e rischiosa, e quali possono essere i risultati?

 

Chi sembra puntare di più su un regime change in Russia sono, come accennavo, gli Usa, da qui le continue provocazioni personali ('Putin è un macellaio' ha affermato fa Biden), ma anche le dichiarazioni continue sulla inutilità dei negoziati vanno in questa direzione. Ora a me pare che questa politica americana sia la più adatta a prolungare all'infinito la guerra: è questo il progetto degli Usa? Senza contare che questo tipo di minacce, ben note a Putin, lo irrigidiscono ancora di più e lo spingono a inasprire la violenza delle distruzioni. Tutto ciò è profondamente sbagliato, caro Biden: una tigre ferita e all'angolo, sotto la minaccia di morte, diventa la più feroce e distruttiva, e di questo non abbiamo proprio bisogno. E non ne hanno bisogno soprattutto gli ucraini.

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