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Arma atomica, Joe Biden nel mirino. Perché l'odio contro l'America è una nostra specialità

Carlo Giovanardi
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Sui social è gettonatissima una domanda e una risposta su chi sarebbero i veri criminali della Storia, macchiatisi della colpa indelebile di essere gli unici ad aver usato durante una guerra l'arma atomica: gli Stati Uniti d'America. Stati Uniti che, sempre secondo i tastieristi che hanno scoperto dove sta il Male, sono anche quelli davvero responsabili della guerra di Putin, che starebbero combattendo per interposti ucraini. Peraltro, ragionano gli stessi, cosa c'è da aspettarsi da chi ha gettato l'atomica su Hiroshima e Nagasaki?

 

 

Sono affermazioni forti, che possono far breccia soprattutto sulle giovani generazioni a cui si racconta un fatto vero, omettendo però di spiegare quello che ha convinto l'allora Presidente degli Stati Uniti Harry Truman a prendere quella drammatica decisione. Dalla metà degli anni '30 del secolo scorso l'imperialismo giapponese si era reso responsabile, in Cina e negli altri Paesi invasi, da un minimo di 15 a un massimo di 30 milioni di morti. Dopo l'aggressione di Pearl Harbour la guerra nel Pacifico si faceva sempre più cruenta man mano si avvicinava al Giappone. Tra aprile e giugno 1945 la conquista dell'isola di Okinawa costò agli americani 12mila morti, ai giapponesi 100mila militari morti, 7400 prigionieri con in più 150mila caduti tra la popolazione civile, invitata anche a suicidarsi piuttosto che arrendersi agli americani. Fonti dell'epoca, facilmente consultabili, prevedevano che l'invasione del Giappone sarebbe costata agli americani mezzo milione di soldati con perdite valutate per i giapponesi oscillanti tra i 5 e i 10 milioni.

 

 

Davanti a questo scenario il Presidente Truman decise l'uso dell'atomica, ma anche dopo la seconda esplosione i militari tentarono un colpo di Stato per Impedire all'Imperatore di pronunciare il 15 agosto un discorso pubblico dove con linguaggio criptico annunciava la fine della guerra. Una scelta angosciosa e terribile quella di Truman ma le alternative sarebbero state ben peggiori. È curioso poi che questo livore nei confronti degli Stati Uniti sia più vivo in Italia che in Giappone, Paese saldamente alleato degli Stati Uniti e che nel dopoguerra ha conosciuto uno straordinario sviluppo economico in un sistema politico diventato libero e democratico. Evidentemente in Giappone si studia la storia con più serietà che in Italia.

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