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Bruno Vespa, la profezia su Meloni e Salvini: "Un abbraccio? Mai per sempre"

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"Non faremo la fine di Romeo e Giulietta", ha chiarito dal palco di Verona Giorgia Meloni, provocando il gesto scaramantico molto italiano di Matteo Salvini. La leader di Fratelli d'Italia e il segretario della Lega si erano appena abbracciati, davanti agli elettori, sancendo il sostegno al candidato sindaco Sboarina. All'appello del centrodestra mancava però Forza Italia, visto che il partito di Silvio Berlusconi il 12 giugno correrà per far eleggere il rivale di Sboarina, l'ex sindaco ed ex leghista Flavio Tosi. Un bell'intreccio. E Bruno Vespa, nel suo editoriale del sabato sul Quotidiano nazionale, sembra prevedere che la partita non si chiuderà con lo spoglio di lunedì pomeriggio, perché "un abbraccio non è mai per sempre".

 

 



Il panorama elettorale tutto, non solo a destra, è in fermento e particolarmente caotico. "L'alleanza tra Pd e 5 Stelle in 18 capoluoghi di provincia non è certo frutto di affinità ideologiche, essendo i due partiti radicalmente divisi su quasi tutto - ricorda il giornalista conduttore di Porta a porta -. Ma è indispensabile per tentare di battere il centrodestra: ci si tura il naso e si va avanti".

 

 


A destra come a sinistra, tutti sembrano divisi su tutto tranne che un punto: mai rischiare di perdere nel seggio per scelte "schizzinose". E, nota ancora Vespa, "nella pur lontana prospettiva delle elezioni politiche, sembra esserci tuttavia una ritrovata convergenza sulle regole del gioco: chi avrà un voto in più sarà candidato alla presidenza del Consiglio". Al Nazareno, Enrico Letta sembra pensare a un ritorno al sistema proporzionale, per scongiurare un "obbligo di matrimonio" con Giuseppe Conte e consentire, così di presentarsi divisi al voto e costruire poi una maggioranza in Parlamento.

 

 

 

E' questo i il timore della Meloni: "Noi non abbiamo un piano B", ha ammesso pensando a possibili inciuci centristi degli alleati (che d'altronde, a differenza sua, sono già al governo con Pd e M5s, sia pure d'emergenza). "Berlusconi e Salvini le hanno promesso fedeltà eterna indipendentemente dal sistema elettorale - conclude Vespa - e i sondaggi dicono che il centrodestra raggiungerebbe comodamente la maggioranza anche in questo caso". Ma negli 11 mesi che ci separano dalle elezioni politiche (salvo che la situazione non precipiti prima) "può accadere davvero di tutto, come dimostra l'esperienza degli ultimi quattro anni".

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