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Roberto Speranza, scandalo in zona Cesarini: come sistema l'ex compagno di scuola

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Francesco Storace
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Roberto Speranza è il ministro della zona Cesarini. Per anni ha imposto restrizioni di ogni genere ai comuni mortali, nelle ultime prima del voto si sta specializzando in elargizioni di varia natura ai suoi più stretti collaboratori. Ma senza dimenticare di farsi ringraziare da ricordare di neoassunti al ministero della Salute convocati last minute a Camere sciolte. E la riorganizzazione del dicastero si blocca? Niente paura, per gli amici di gioventù lo spazio rimane. La notizia quella del giorno è indubbiamente sparata dal sito di Nicola Porro, che ha scovato nelle pieghe del decreto aiuti - quello che poi è stato lo strumento per la caduta del governo Draghi - il bel regalo del signor ministro ai suoi collaboratori. Di tasca nostra, ovviamente. Col solito linguaggio burocratese, la deputata del Pd Elena Carnevale ha presentato al cosiddetto "comitato nove" che esaminava il testo del decreto, un emendamento dei provvedimenti che infilava nelle tasche dei più stretti collaboratori di Speranza al ministero 50mila robusti l'anno. Per un quadriennio. Ovviamente, senza lasciare tracce con la firma dell'emendamento. La sigla rimasta a verbale è «la commissione».

 

COMMA 1 BIS - Il comma 1 bis della norma è di quelli ben congegnati ed è tipico di chi ha dimestichezza con la materia. Hanno destinato i benefici ai dirigenti di seconda fascia dell'ufficio di gabinetto, dell'ufficio legislativo e dell'OIV, l'organismo di valutazione. Il resto della dirigenza a bocca asciutta. Prima ancora Speranza, come abbiamo raccontato, si è beato dei concorsi per aumentare i dipendenti del ministero, mica i medici nel territorio. E anche qui si è distinto - innescando un conflitto con i sindacati - con la convocazione di un'adunata peraltro mal nei locali del ministero per gli applausi dei neoassunti. Poi, la riorganizzazione del ministero della Salute, con la proposta impennata delle direzioni generali al numero di 14 più segretariato generale, che probabilmente sarà bloccata dalla crisi di governo. Ma Speranza ha qualche debito di riconoscenza che deve saldare. Deve nominare un paio di persone a una delle quali tiene molto. Nelle ore saranno infatti in scadenza a festeggiare, oltre ai beneficiari della norma sui cinquantamila euro. Alla direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione è andato in pensione Massimo Casciello. Al suo posto, con un bel contratto triennale che cadrà sul successore di Speranza arriverà il dott. Ugo j Della Marta, direttore già da molti anni dell'Istituto zooprofilattico di Lazio e Toscana. Ma quel che farà più rumore al ministero della Salute sarà un'altra nomina e di grandissima rilevanza: perché riguarda la strategica direzione generale della programmazione sanitaria, anch'essa vacante per l'uscita dell'ultimo direttore, Andrea Urbani. Tanto per capire di che cosa si tratta, basta leggerne le funzioni e intuire che regalino lascia Speranza a chi verrà dopo di lui. È la direzione che distribuisce i soldi del PNRR del piano nazionale sanitario e dei piani di settore, dei dati economici relativi all'attività del servizio sanitario nazionale e aggiornamento dei modelli economici del nuovo sistema informativo.
 

POLTRONISSIMA - Di più: si occuperà del monitoraggio della sanitaria e della realizzazione di misura di spesa appropriata per la verifica dell'erogazione dei LEA; dell'indirizzo, coordinamento e monitoraggio delle attività tecniche sanitarie regionali, di concerto con il Ministero dell'economia. E ancora: il finanziamento del servizio sanitario nazionale, anche in relazione ai piani di rientro dai disavanzi sanitari e sanitari integrativi; la programmazione degli interventi di valorizzazione dei centri di eccellenza sanitaria; il monitoraggio delle schede di dimissione ospedaliera; la programmazione degli investimenti di edilizia sanitaria e l'ammodernamento tecnologico. Un potere enorme. Di tutto questo sarà responsabile una persona a cui Speranza è legatissimo. Per tre anni se ne occuperà Stefano Lo Russo, già nominato da Speranza in un'altra direzione generale che però correrà il rischio di essere cancellata quando il riordino del ministero potrà essere completato.


POTENZA DEGLI AMICI - Lo Russo, arrivato al ministero come caposegreteria di Speranza, era stato per meno di un anno direttore della Asl di Frosinone nel Lazio. Disse, a maggio 2020, di aver ricevuto una nuova proposta «da un ministro che stimo». Più che stima, direttore, essendo stati compagni di scuola a Potenza. Un'altra particolarità e sarà chiarita, però. Circolano due curriculum del dottor Lo Russo, uno presso il ministero e l'altro in enti diversi ma sempre della sanità. Nel secondo, più dettagliato, c'è anche uno dei primissimi incarichi di Lo Russo, come appartenenti ai vigili urbani di Potenza. Il che è un bel salto: dalle contravvenzioni in città, alla guida della più importante struttura burocratica della sanità italiana. Quel ministro è una speranza per chi lo frequenta. 

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