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Civitanova, lo sfogo di Giovanardi: passanti indifferenti? No, vanno ringraziati

Carlo Giovanardi
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Scusate, ma non ne posso più di sentirmi dire a reti unificate che il nigeriano Ogorchukwu è stato ucciso non soltanto dalla cieca ottusa violenza di un italiano, ma anche dall'indifferenza di chi ha assistito alla scena, per la precisione una signora anziana, una ragazza, un uomo anziano con un cane e chi ha ripreso la scena con il telefonino (fonte Repubblica). Faccio presente che da circa vent' anni in Italia è stata sospesa la leva obbligatoria e mentre sino all'inizio degli anni Novanta, in caso di aggressione a un cittadino, si potevano trovare passanti che avevano avuto un minimo di addestramento militare per intervenire, oggi nessuno saprebbe da che parte cominciare.

 

La cultura pacifista più radicale, inoltre, contesta in tutti i casi il principio di intervento con la forza anche per impedire una aggressione, mentre molti istituti di vigilanza più realisticamente mettono in guardia da "interventi improvvisati che potrebbero essere disastrosi". E infatti, purtroppo, la cronaca è piena di episodi di cittadini modello, intervenuti per dividere due litiganti, a loro volta aggrediti con gravi conseguenze, a volte sino alla morte, come è capitato al povero Willi Monteiro, massacrato di botte dai fratelli Bianchi.

 

Credo pertanto che il cittadino che ha urlato a Giuseppe Ferlazzo di smetterla e che riprendendo la scena ha permesso poi di arrestarlo, così come quelli alla finestra che hanno avvertito subito la Polizia, vadano ringraziati e non esposti al pubblico ludibrio. Se poi in quei concitati momenti, pur non potendo prevedere l'esito della furia omicida del Ferlazzo, qualcuno fosse intervenuto a mani nude in quella che poteva apparire una rissa, avrebbe meritato una Medaglia d'Oro al valor civile, e non, come probabile nel nostro Paese, un bell'avviso di garanzia con successivo calvario giudiziario. Agli eroici giornalisti e leoni da tastiera che con il senno di poi salgono in cattedra, consiglierei di meditare sempre sul detto evangelico: "Chi è senza peccato...".

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