
Sardegna: Confagri Cagliari, torna la 'Lingua blu' Asl faccia la sua parte subito

Cagliari, 29 dic. - (Adnkronos) - Numerose aziende agricole del cagliaritano e del Sulcis Iglesiente denunciano la morte dei capi ovini. "La Asl faccia la sua parte. Gli allevatori non sono veterinari e quindi a loro non dovrebbe spettare l'onore di provare l'esistenza della patologia per ottenere gli indennizzi", dice Luca Sanna, presidente di Confagricoltura Cagliari. Dopo 12 anni, secondo Congfagri "torna l'incubo della Lingua Blu che ancora una volta, come si era gia' verificato in passato, comincia a dilagare dal Sud Sardegna per poi espandersi su tutto il territorio regionale. Un film gia' visto che per adesso colpisce pesantemente le aziende ovine del Cagliaritano e del Sulcis Iglesiente dove si registra una sospetta moria di capi che spesso presentano i sintomi solo dopo molti mesi". "Sono indicativi della grave situazione sanitaria in cui versano queste realta', i numerosi casi di malformazione degli agnelli rilevati alla nascita- dichiara l'allevatore di Villaspeciosa (Ca), Maurizio Podda -, gli aborti frequenti cosi' come l'elevata assenza dei parti che determina, come immediata conseguenza, la mancanza di latte. Un tempo le pecore affette dalla Lingua Blu manifestavano subito i sintomi. Il cambio del colorito, i rigonfiamenti della testa e delle orecchie erano segnali inequivocabili della malattia responsabile della morte, dopo solo poche ore, degli ovini. Oggi invece non ci si accorge della presenza della patologia che rimane silente per lungo tempo". "I capi spesso impiegano anche 6 mesi prima di morire. Nella mia azienda abbiamo registrato oltre a numerosi casi di sterilita' anche decessi sul 20% di capi, una vera epidemia che ingenera spese difficili da sostenere. Sono molto preoccupato - prosegue Podda - in alcuni ovili, per paura, non viene denunciata la morte dei capi, anche per assenza di finanziamenti e si preferisce interrare le carcasse. In 12 anni non si e' messo rimedio alla Lingua Blu, quando bastava - conclude l'allevatore - eseguire un monitoraggio attento sulle aziende campione. I vaccini vivi attenuati, comprati in passato dal Sud Africa, non erano nemmeno testati e hanno creato solo danni". (segue)
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