
Sanita': Toscana, un esame di laboratorio su cinque e' di troppo (3)

(Adnkronos) - Da anni in Toscana e' operante un coordinamento dei Dipartimenti della Prevenzione, e la Regione Toscana e' ormai da tempo impegnata sul versante della semplificazione delle procedure: per i cittadini, abolizione dei certificati inutili; sviluppo del Sistema Informativo Sanitario della Prevenzione Collettiva (Sispc) per la dematerializzazione dei procedimenti. Entro un mese sara' definito il repertorio delle prestazioni. Verra' poi avviata una semplificazione organizzativa, riducendo il numero delle strutture ed evitando duplicazioni. Quanto alle pratiche di prevenzione individuale, la Toscana ha puntato molto in questi anni, sia sulle iniziative di prevenzione primaria (stili di vita) che sugli screening a fini di diagnostica precoce (prevenzione secondaria), che sulla sorveglianza di persone che hanno subi'to un episodio di malattia e vengono sottoposte a controlli periodici (prevenzione terziaria o follow up). La funzione di struttura di riferimento a livello regionale per tutti gli aspetti diagnostici correlati agli screening istituzionali e' affidata all'Ispo, l'Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica: organizzazione, esecuzione e monitoraggio delle procedure di screening effettuati su tutto il territorio regionale e centralizzazione delle attivita' diagnostiche. Tra l'altro, sempre condotta da Ispo, con il 2013 partira' la progressiva sostituzione del Pap test con il test Hpv, per le donne dai 35 ai 64 anni.
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