D'Ambrosio: Borrelli, era sereno anche di fronte a fuoco amico (2)
(Adnkronos) - D'Ambrosio nel 1992 era parte attiva nel pool di magistrati che si occupava di Tangentopoli sotto la guida dell'allora procuratore capo Borrelli. "L'ho scelto come coordinatore non soltanto tenendo conto di quale era la sua competenza tecnica e giuridica ma soprattutto per quello che era il suo lato umano, un carattere estremamente ricco, aperto", spiega Borrelli al termine dei funerali celebrati nella chiesa di San Pietro in Gessate, di fronte al palazzo di giustizia. "Il fatto che lui avesse sempre una porta aperta per tutti i sostituti che andavano a chiede consigli significava anche un'apertura della sua mente a tutte le possibili obiezioni, ragionamento e opinioni. Non per adeguarsi all'opinione altrui ma per poter selezionare tra il vero e il falso, tra il bene e il male. Era carattere forte, ma non cocciuto, non ostinato", conclude Borrelli.