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Animali: a Firenze libero accesso per cani in negozi e uffici (2)

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(Adnkronos) - Per quanto riguarda l'accattonaggio, viene introdotto il divieto assoluto di utilizzare animali (pratica che avviene soprattutto in centro); per chi trasgredisce scatta la multa, ma non è più previsto il sequestro amministrativo dell'animale (che quasi sempre veniva restituito al proprietario dopo qualche giorno), mentre è previsto il sequestro penale in caso di maltrattamenti. Riguardo la vendita e l'esposizione degli animali, viene introdotto l'obbligo di tenere un registro di 'carico e scarico' che annoti entrate e uscite degli animali e le generalità degli acquirenti. Una regola sulla tracciabilità, con provenienze e destinazioni, che intende controllare un settore dove purtroppo spesso si registrano traffici illegali di cuccioli, importati dall'estero in pessime condizioni. Un articolo importante si occupa dell'accesso a giardini, parchi ed aree pubbliche. L'obiettivo è quello di 'specializzare' sempre più le aree, in modo da evitare la conflittualità che spesso nasce tra padroni di cani e no. Ai cani è consentito l'accesso a tutte le aree pubbliche e di uso pubblico, ma "è vietato l'accesso nelle aree giochi per bambini, solo quando le stesse sono dotate di strumenti atti alla custodia degli animali al proprio esterno - recita il testo - Detto divieto vige solo nello spazio strettamente occupato dai giochi, non può essere esteso ad intere aree prive di attrezzature". Il guinzaglio è obbligatorio; va utilizzata anche la museruola se gli animali possono determinare danni o disturbo. Un altro articolo precisa che i proprietari di animali hanno l'obbligo non solo di raccogliere gli escrementi (in strade, piazze, aree verdi e altro), ma "devono disporre di strumenti idonei", senza eccezioni. Altrimenti la multa può andare da 80 a 500 euro. (segue)

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