'Ndrangheta: consigliere comunale di Lecco tra 10 arresti (2)
(Adnkronos) - Da quanto ricostruito nell'inchiesta, l'organizzazione capeggiata da Mario Trovato, si serviva di un "connubio tra bracci armati che aveva tra i reati fini le estorsioni ed esponenti delle istituzioni come il consigliere comunale Ernesto Palermo" ritenuto organico alla struttura, spiega il procuratore aggiunto della Dda di Milano Ilda Boccassini. Un'attività che porta a ritorsioni contro chi non si piega ad accettare la protezione della locale, come l'attentato a colpi di pistola contro le vetrine di un bar di Lecco, o la tangente da 10mila euro consegnata per ottenere la gestione del lido di Valmadrera. "La locale da un lato utilizza la forza e la capacità di assoggettamento attraverso le estorsioni, si tutela intestando gli immobili ai prestanomi, fa affari con il noleggio delle slot machine", mette da parte il traffico di droga perché comporta "maggiori rischi di arresti e compromettere la posizione di Franco Trovato", dall'altro "usa i metodi classici come le tangenti", sottolinea il sostituto procurato Claudio Gittardi che ha coordinato l'inchiesta insieme alla collega Bruna Albertini. Dalle intercettazioni messe a segno dalla Guardia di finanza la sinergia tra i componenti è completa: così l'insegnante e consigliere comunale Palermo "strettamente legato ai Trovato e che segue gli interessi della famiglia in Comune", si autodefinisce un componente della 'ndrangheta. "Parla come un uomo della 'ndrangheta, la sua elezione è legata all'appoggio elettorale che riceve dalla famiglia Trovato e la sua aspirazione è di poter diventare assessore con i voti della locale", conclude Gittardi.