Terremoto: nel 2012 la condanna della commissione 'Grandi Rischi'/Scheda
L'Aquila, 2 apr. (Adnkronos) - E' il 22 ottobre del 2012. A tre anni di distanza dal terremoto che ha devastato L'Aquila il giudice unico Marco Billi condanna a sei anni tutti e sette i componenti della Commissione Grandi Rischi in carica all'epoca del sisma. La sentenza, che ha fatto molto discutere la comunita' scientifica e unica nel suo genere, arriva dopo 4 ore di Camera di consiglio. Una condanna choc per gli esperti della Grandi Rischi , tanto che l'Ingv arriva a parlare di un "precedente" che mina la liberta' di ricerca. Secondo il giudice di I grado, la Commissione avrebbe fornito false informazioni circa l'improbabilita' della forte scossa di terremoto a L'Aquila , che la notte del 6 aprile 2009 causo' la morte di 309 persone. Nel corso del dibattimento l'accusa aveva chiesto per i sette imputati quattro anni di reclusione. I sette membri della Grandi Rischi sotto processo sono stati ritenuti colpevoli di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. Sono state concesse le attenuanti generiche. Si tratta di Franco Barberi, presidente vicario della Commissione; Enzo Boschi, all'epoca presidente dell'Ingv, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia; Mauro Dolce, direttore dell'ufficio rischi o sismico di Protezione civile; Bernardo De Bernardinis, gia' vice capo del settore tecnico del dipartimento di Protezione civile; Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti; Claudio Eva, ordinario di fisica all'Universita' di Genova; Gianmichele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto Case I sette sono stati inoltre condannati anche all'interdizione perpetua dai pubblici uffici.Nel dispositivo della sentenza, letto in aula dal giudice Marco Billi, e' previsto inoltre un risarcimento di 7,8 milioni di euro per i sette condannati, a cui vanno aggiunte le spese giudiziarie delle parti civili, circa 100mila euro. (segue)